"Il Coronavirus ha un nuovo nemico: la melatonina"

"La sua somministrazione in combinazione con altri farmaci non solo migliorerebbe lo stato dei pazienti infetti, ma ridurrebbe anche i possibili effetti collaterali che ne deriverebbero", afferma il professor Romero dell'Università Complutense di Madrid
"Il Coronavirus ha un nuovo nemico: la melatonina"

MADRID (Spagna) - Alejandro Romero Martinez, professore di tossicologia all'Università Complutense di Madrid e uno dei maggiori esperti della Spagna, afferma come la melatonina possa essere un importante alleato nella lotta al Coronavirus: "Il suo uso principale è quello di regolatore del ciclo del sonno e della veglia, ma i suoi molteplici benefici, come la sua azione oncostatica e antimetastatica (capace di inibire la crescita delle cellule tumorali e prevenirne la migrazione verso altri organi) o i suoi effetti anti-infiammatori, hanno portato un gran numero di ricercatori a testarlo in modelli prove sperimentali e cliniche in un gran numero di patologie", tra cui il Covid-19.

"Coronavirus, la melatonina aiuta l'organismo"

Sebbene la melatonina "non sia un composto mirato a ridurre la carica virale" o ad agire "sugli enzimi coinvolti nella replicazione del virus", ha molteplici azioni antivirali indirette. "Tra i sintomi del Covid-19 osservati ci sono la scarsa qualità del sonno e il mal di testa e probabilmente è proprio su questi aspetti che la melatonina porterebbe benefici. L'integrazione esogena le permetterebbe di esercitare la sua attività antinfiammatoria, antiossidante e immunostimolante. Grazie alle sue proprietà, potrebbe servire come agente terapeutico per rallentare la diffusione del Coronavirus. Solo il lancio di studi clinici chiarirà l'efficacia. Nel caso una persona venga infettata, comunque, questa molecola sarà capace di mettere in allerta il suo organismo per far fronte al virus. Inoltre, la sua somministrazione in combinazione con altri farmaci non solo migliorerebbe lo stato dei pazienti infetti, ma ridurrebbe anche i possibili effetti collaterali che ne deriverebbero".

Melatonina e Coronavirus, studi in corso

Uno dei più importanti studi clinici è in corso presso l'ospedale universitario La Paz di Madrid in collaborazione con altri sette centri ospedalieri spagnoli. Si stanno testando efficacia e tolleranza della melatonina nella dose di due milligrammi nel personale sanitario permanentemente esposto al Coronavirus. 450 professionisti della salute parteciperanno allo studio e l'obiettivo sarà quello di verificare se l'uso preventivo di questo medicinale possa evitare il contagio tra il personale sanitario ad alto rischio di infezione.

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