Coronavirus, allarme dal Brasile: "La prossima pandemia partirà dalla foresta amazzonica"

Il pensiero di David Lapola, ecologo dell’Università di Campinas, sulla deforestazione dell'Amazzonia brasiliana
Coronavirus, allarme dal Brasile: "La prossima pandemia partirà dalla foresta amazzonica"© EPA

TORINO - La foresta pluviale amazzonica sta scomparendo a un ritmo allarmante e la deforestazione potrebbe contribuire alla prossima pandemia. E' l'allarme di David Lapola, ecologo dell’Università di Campinas in Brasile. Secondo Lapola, la foresta pluviale amazzonica potrebbe essere una zona calda di infezione, poiché l'invasione umana negli habitat degli animali è in aumento. L'urbanizzazione di aree un tempo selvagge contribuisce all'emergere di malattie zoonotiche - quelle che passano dagli animali all'uomo - e potrebbe innescare un nuovo focolaio di Coronavirus. Per Lapola, dopo il Coronavirus, la prossima pandemia potrebbe partire dal Brasile, e in particolare dalla foresta amazzonica perchè l'Amazzonia sarebbe un'enorme riserva di virus di tutti i tipi e ci sarebbe il rischio di una nuova pandema dalla nazione sudamericana per un motivo particolare: in queste aree, infatti, la biodiversità è ai massimi livelli e il rapporto uomo-animali potrebbe essere stravolto, aumentando così i casi di zoonosi, ovvero delle infezioni passate dagli animali all’uomo. La deforestazione dell'Amazzonia brasiliana nello scorso mese di aprile è stata la maggiore degli ultimi dieci anni, con 592 chilometri quadrati di foresta abbattuti. 

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