TORINO – Attenzione ai viaggi in aeroplano, soprattutto ai tempi del Coronavirus. E’ quanto emerge da una ricerca del 2018 della ‘National Academy of Science’ di Washington, in cui si pone il faro sui di contagi da batteri e virus nei viaggi aerei. Dieci ricercatori hanno preso dieci voli intercontinentali durante la stagione dell’influenza, monitorando, con app dedicate e iPad, i movimenti di 1.500 passeggeri. L’analisi dell'aria ha dimostrato che il sistema di areazione non influisce nella trasmissione dei contagi, dal momento che i 229 campioni esaminati sono risultati privi di virus respiratori.
Meglio non muoversi dal proprio posto
Un aspetto importante è invece legato al punto dell'aereo in cui si siede un malato: i passeggeri seduti nella fila davanti o dietro hanno l’80% delle probabilità di ammalarsi. Muoversi spesso dal proprio posto, per un ammalato, aumenta le possibilità di infettare altre persone mentre per un passeggero sano aumente le probabilità di contagiarsi. Una persona sana, lontana almeno due file dall’ammalato, ha una possibilità del 3% di essere contagiato. Due file di distanza o almeno un metro, secondo la ricerca americana, mettono quasi al sicuro da ogni contagio.