Il Coronavirus e gli effetti sul sesso: nasce lo studio sulle performance

"Calo del desiderio oppure miglioramento dei rapporti sessuali?" Ecco la nuova analisi nata per apprdondire gli aspetti della vita di coppia
Il Coronavirus e gli effetti sul sesso: nasce lo studio sulle performance

"Tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana hanno subito modificazioni e forte è stato l'impatto sulla qualità di vita della coppia: frustrazione, disagio, calo del desiderio, rabbia e peggioramento nelle situazioni di vicinanza forzata oppure miglioramento dei rapporti sessuali nelle coppie stabili? Depressione per gli allontanamenti obbligati? Lo studio vuole analizzare alcuni di questi aspetti". Ecco la nuova analisi condotta durante la pandemia per studiare le ripercussioni che il Coronavirus potrebbe avere sulla vita sessuale degli italiani. Lo studio parte dalla Clinica urologica interaziendale ad indirizzo andrologico ed uroginecologico, diretta da Elisabetta Costantini, professore associato dell'Università degli Studi di Perugia, ed è a base epidemiologico multicentrico. Alla ricerca partecipano anche Ester Illiano, Alessandro Zucchi, Giancarlo Bertuzzi e Francesco Trama.

Coronavirus e sesso: lo studio

"La survey anonima, lanciata anche on line - spiega Illiano, responsabile operativa dello studio - è stata creata su basi scientifiche, con questionari standardizzati che valutano la qualità della funzione sessuale in entrambi i sessi e con domande che analizzano gli aspetti psicologici, il tutto coordinato dal professor Ruggiero Gennaro della Università Vanvitelli di Napoli. Nello studio abbiamo coinvolto altri centri urologici universitari: Firenze, Foggia, Bari, Roma, Verona e centri ospedalieri, che hanno dato ampia diffusione all'iniziativa scientifica. Dobbiamo ora aspettare i risultati dell'analisi statistica - spiega ancora Costantini - e correlare i dati con gli aspetti psicologici. Il Covid19 ha influenzato senz'altro la qualità della nostra vita sessuale, ma come e in che misura lo vedremo a breve". Sono già sono pervenuti - è detto in un comunicato dell'Università di Perugia - oltre 1.500 questionari e la survey ha avuto ripercussioni internazionali, con Spagna, Egitto, Francia e Paesi Bassi hanno aderito all'iniziativa. 

 

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