Studio dagli Stati Uniti: "Il Coronavirus è meno pericoloso"

Il Covid-19 sembra perdere la propria intensità e viralità, come riportato dai dati dei medici del Medical Center dell'Università di Pittsburgh
Studio dagli Stati Uniti: "Il Coronavirus è meno pericoloso"© EPA

PITTSBURGH (Stati Uniti) - Secondo quanto riportato dai medici del Medical Center dell'Università di Pittsburgh, il coronavirus sembra diventare meno potente. A spiegarlo è il dottor Donald Yealy, presidente della facoltà di medicina d'urgenza dell'UPMC, che in una conferenza stampa ha portato all'attenzioen dei dati che mostrano come le persone sembrino contrarre il virus meno facilmente. In più, i casi appaiono meno gravi di quando la pandemia si è diffusa negli Stati Uniti all'inizio di quest'anno: "Il virus potrebbe cambiare. Alcuni dati suggeriscono che la potenza sia ridotta." Il lavoro dell'UPMC negli ultimi mesi ha portato alla cura con successo di oltre 500 pazienti con coronavirus da marzo e nelle ultime settimane ha registrato un grosso miglioramento, sia dal punto di vista del numero di pazienti, sia di quelli con necessità di ventilatori per facilitare la respirazione. 

Coronavirus ora è meno pericoloso

I dati portati all'attenzione dagli studiosi raccontano di come meno del 4% di tutti i test e solo lo 0,2 % dei test nei pazienti asintomatici stiano dando risultati positivi. Il medico ha poi sottolineato ulteriormente che il virus sia meno diffuso nelle comunità in cui opera l'UPMC. Una scoperta che arriva a distanza di qualche giorno da quanto mostrato dai ricercatori in Italia, che avevano annunciato che i pazienti stessero mostrando quantità molto più ridotte di virus nel loro sistema rispetto ai campioni prelevati durante il picco della crisi di marzo e aprile. Il professor Alberto Zangrillo, responsabile della terapia intensiva presso l'ospedale italiano San Raffaele in Lombardia, ha addirittura affermato che il virus "clinicamente non esista più". Una teoria respinta dagli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità e una serie di altri scienziati, i quali sostengono che allo stato attuale non ci siano prove a sostegno.

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