Clementi: "Il Coronavirus si è indebolito, Zangrillo ha ragione"

Il virologo del San Raffaele difende il collega: "C'è una differenza stratosferica rispetto a marzo. Da un mese ci arrivano malati con sintomi meno gravi"
Clementi: "Il Coronavirus si è indebolito, Zangrillo ha ragione"© ANSA

MILANO - Il professor Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all’università San Raffaele di Milano, difende il collega Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dello stesso San Raffaele, che qualche giorno fa ha parlato di “Coronavirus clinicamente scomparso” in Italia. L'affermazione di Zangrillo si basa proprio su uno studio di Clementi: “Ci sono i dati, i numeri, è tutto scritto, tutto dimostrato – spiega Clementi a Tpi, in risposta alle polemiche nate per le convinzioni nette di Zangrillo - chi vuole metterlo in discussione deve sobbarcarsi l’onere di trovare un errore nel mio lavoro. E non lo troverà”.

Coronavirus meno pericoloso

Ho preso cento pazienti della prima fase di epidemia e li ho paragonati a cento pazienti della seconda fase - spiega il professor Clementi - erano cento contagiati della prima metà marzo e cento della seconda di maggio: casi di cui fra l’altro sapevo tutto, perché conoscevo la loro storia clinica. Dopo aver costituito questi due insiemi di campioni omogenei li ho confrontanti”. Così ha verificato la minore virulenza del Coronavirus: “Se in un tampone del primo gruppo si rileva un indice di 70mila, nel secondo si aggirava intorno a 700. Una differenza stratosferica”. “Da inizio maggio nei nostri reparti non arrivavano più malati con sintomi gravi – dice ancora Clementi - il virus per sopravvivere non deve uccidere il suo ospite. Il cambiamento per ora è nell’intensità, ma non è ancora avvenuto sul piano genetico. Il virus tuttavia diminuisce la carica virale per adattarsi all’ospite”.

 

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