Coronavirus, il nuovo decreto: dal 15 giugno via libera per calcetto e sport di contatto

Non si potrà viaggiare al di fuori della zona Schengen prima del 30 giugno, per discoteche e sale da ballo bisognerà attendere il 14 luglio
Coronavirus, il nuovo decreto: dal 15 giugno via libera per calcetto e sport di contatto© Getty Images

ROMA - Dal 15 giugno tornano il calcetto, il basket, la pallavolo, la pallanuoto, il pugilato e le arti marziali: è quanto si evince dal nuovo Dpcm, che Conte si appresta a firmare, composto da dieci articoli e che aprirà di fatto in Italia la cosiddetta Fase 3 dell'emergenza Coronavirus.

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Gli sport

"A decorrere dal 15 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle regioni e province autonome che abbiano preventivamente accertato, d'intesa con il ministero della Salute e dell'autorità di governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili", si legge nel decreto.

Discoteche e fiere

Prevista in un primo momento anch'essa per il 15 giugno, per la riapertura di discoteche e sale da ballo e lo svolgimento di fiere e congressi bisognerà invece attendere almeno fino al 15 luglio.

Aree gioco

Nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, da lunedì 15 giugno riaprono le aree gioco per i bambini all'interno di parchi e ville: i più piccoli potranno accedervi accompagnati tanto dai propri genitori quanto da nonni, parenti e baby sitter.

Sale giochi e centri benessere

Dalle classiche sale giochi al Bingo, passando per centri benessere, termali e comprensori sciistici: la riapertura è prevista anche qui per lunedì 15 giugno.

Viaggi all'estero

Gli spostamenti al di fuori dell'area Schengen restano vietati fino al 30 giugno, ad eccezione di comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Gli italiani potranno quindi viaggiare soltanto all'interno dell'Unione Europea, in Gran Bretagna, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano. Da martedì 16 giugno si apriranno le porte anche di Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Serbia e Macedonia del Nord.

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