Coronavirus, l'appello dell'ISS: "State a casa, situazione grave"

L'Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute hanno redatto il report settimanale sull'andamento dei contagi e si teme per un nuovo lockdown: "Se l'andamento epidemiologico mantiene il ritmo attuale, problemi per molte regioni"
Coronavirus, l'appello dell'ISS: "State a casa, situazione grave"© ANSA

MILANO - "È fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine". Questo quanto riportato nel report di monitoraggio settimanale del coronavirus, a cura del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità, relativo alla settimana dal 12 al 18 ottobre. Un'analisi decisa che descrive la situazione attuale in Italia nella lotta al Covid-19. Un appello importante che arriva dall'ISS che sembra far pensare al lockdown come unica soluzione da assumere nel breve periodo: "Se l'andamento epidemiologico mantiene il ritmo attuale, esiste una probabilità elevata che numerose Regioni/Province autonome raggiungano soglie critiche di occupazione in brevissimo tempo".

ISS: "Epidemia in rapido peggioramento"

"L'epidemia è in rapido peggioramento e compatibile complessivamente con uno scenario di tipo 3 con rapidità di progressione maggiore in alcune Regioni italiane. Sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano - si trova ancora scritto - una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità nonché l'attuazione delle altre misure già previste nel piano 'Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di trasmissione per il periodo autunno-invernale'".

ISS: "Rt nazionale di 1.5"

"L'evidenza di casi rapidamente in aumento con Rt nazionale di 1.5 nel suo valore medio e significativamente sopra 1 indicano una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/Province autonome italiane. Questa settimana, a livello nazionale, si è osservato un importante aumento nel numero di persone ricoverate (7.131 vs 4.519 in area medica, 750 vs 420 in terapia intensiva nei giorni 18/10 e 11/10, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni/Province autonome sopra 10% in entrambe le aree".

ISS: "Carico di lavoro non più sostenibile"

"Questa settimana sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico anche se la trasmissione intra-scolastica appare ancora limitata (3,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione). È tuttavia chiaro che le attività extra e peri-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste. Il carico di lavoro non è più sostenibile sui servizi sanitari territoriali con evidenza di impossibilità di tracciare in modo completo le catene di trasmissione ed aumento in proporzione dei casi evidenziati per sintomi (che superano per la prima volta questa settimana quello dei casi identificati tramite contact tracing)".

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