Ricciardi: "Fermare il calcio? Necessario in alcune zone". E su Juve-Napoli...

Secondo il professore di Igiene dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e consigliere del ministro della Salute, nel giro di 2-3 settimane si ristabilizzerebbe la situazione
Ricciardi: "Fermare il calcio? Necessario in alcune zone". E su Juve-Napoli...© ANSA

TORINO - "Il protocollo va sicuramente riscritto. Era stato fatto a maggio in una fase dell'epidemia calante e che si riferiva alla conclusione del campionato, non alla gestione ordinaria del campionato in una fase di recrudescenza del virus. Ora è anche peggio di maggio perché ci approssimiamo all'inverno e la situazione non è più localizzata come nella prima fase". Attraverso queste parole durante il suo intervento a Tiki Taka, Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Speranza, lancia un monito al mondo del calcio. "Giocare in una bolla, controllare in maniera forte il personale e lo staff, con questa circolazione del virus, è un'ipotesi fattibile - continua -". Sulle conseguenze che potrebbero esserci dopo Rennes-Krasnodar di Champions League: "Noi abbiamo studiato Atalanta-Valencia e Liverpool-Atletico Madrid (giocate a febbraio e a marzo 2020, ndr). Possiamo dire, senza ombra di dubbio, che queste due partite sono state motore di circolazione del virus, purtroppo di tanti malati e purtroppo anche di molti morti. E ho paura che succederà la stessa cosa. Sarà sicuramente una bomba microbiologica data la circolazione attuale in Francia".

Ricciardi: "Juve-Napoli? Io sto con l'Asl"

Sulla caso Juve-Napoli chiarisce: "Io sto dalla parte dell'Asl che ha applicato i protocolli per non far diffondere il virus. Il calcio in Italia rappresenta molto di più  che un semplice sport. Ma questo non deve andare a scapito della salute. Le priorità attualmente sono quelle di alimentare il Paese anche dal punto di visto produttivo con le fabbriche che devono continuare a produrre".

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Ricciardi sullo stop al calcio

Si rischia quindi lockdown del pallone? "Spero di no ma l'indice di contagiosità che vediamo in alcune aree del nostro Paese è preoccupante: Vedi Milano, Napoli e Roma. Alcune zone del Piemonte e Liguria. Servirebbero delle chiusure mirate che scongiurerebbero uno lockdown generalizzato. Mi spiace perché se non ci fosse stato il 'liberi tutti' sarebbe stato molto più facile tutto". Ricciardi auspica una sospensione del calcio? "Sì, in alcune aree sarebbe necessario e bisognerebbe farlo subito, bastano 2-3 settimane per risollevare la situazione".

Coronavirus, Ricciardi: "Necessario un altro lockdown"

In Italia la curva dei contagi continua a salire nonostante le misure sempre più restrittive varate dal Governo per contrastare la pandemia. L'efficienza dei nuovi Dpcm verrà valutata nelle prossime settimane, ma c'è già chi ritiene tali provvedimenti non sufficienti per attenuare la morsa del Coronavirus. Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica del Sacro Cuore e consigliere del ministro della Salute, nei giorni scorsi aveva ammonito: "Milano, Napoli e forse Roma sono già fuori controllo". Nel corso del webinar Oltre l'emergenza che si è svolto in modalità virtuale a Veronafiere e a cui il professore ha preso parte, Ricciardi, rifacendosi a una ricerca dell'Università di Edimburgo, pubblicata su Lancet la scorsa settimana, ammonisce: "È necessario un altro lockdown"

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Coronavirus, Ricciardi traccia la via da seguire 

Ricciardi indica poi la linea da seguire: "Per ridurre l'indice di contagio del 24% è necessario un lockdown, un'altra riduzione del 15% si avrebbe con la chiusura delle scuole, un altro 13% con lo smartworking generalizzato nel pubblico e nel privato e un 7% con interventi sul trasporto pubblico".

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