© ANSAL’Italia viaggia verso lo scenario 4, l’ultimo, il più grave. Per capire di cosa si tratta bisogna sfogliare il documento “Prevenzione e risposta a Covid-19” redatto dall’istituto superiore di sanità. Nel testo si legge che questo scenario è caratterizzato da una "situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo" e prevede "misure molto aggressive” per venirne fuori, anche un lockdown. L’Italia al momento si colloca nello scenario 3, ma i contagi continuano a crescere.
RT sopra 1,5
Nel nostro Paese il valore di Rt ha già superato la soglia di 1,5 in molte Regioni, uno degli elementi che proietterebbe l’Italia nello scenario 4. Con la conferma di questi indici, e quindi dello scenario 4 in cui andrebbe a trovarsi l’Italia, scatterebbero diverse misure più restrittive. Si va dalla chiusura delle scuole, al divieto di spostamento, all’istituzione di “zone Rosse”. "L'epidemia sta correndo in tutti i Paesi europei. In Italia i dato è in crescita in tutte le Regioni. Lo scenario 4 è stato raggiunto in alcune Regioni, la situazione è grave e si traduce in una estrema difficoltà di tracciamento", ha detto il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.
Le regioni con Rt sopra 1,5
Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell'Rt 2, sono rispettivamente a 2.16 e 2.09. La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta vicina al 2 (1.96). In altre 10 regioni italiane l'Rt ha superato la sogliadell'1.5. Mentre in Campania l'Rt è poco al di sotto dell'1.5, a1.49. Sono i dati contenuti nel monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss, relativo alla settimana 19-25ottobre 2020. Hanno superato la soglia dell'Rt 1.5 la Calabria (1.66) l'Emilia Romagna (1.63), il Friuli Venezia Giulia (1.5), il Lazio (1.51), la Liguria (1.54), il Molise (1.86), la Provincia Autonoma di Trento Rt (1.5) la Puglia (1.65), l'Umbria (1.67) e la Valle d'Aosta (1.89).
Ipotesi Lockdown dal 9 novembre
Il lockdown è l’ultima ipotesi, ma se i numeri continueranno a salire non è da escludere. La soglia di allarme è stata fissata in 2.500 malati in terapia intensiva e 35-40mila contagi. L’ipotesi più accreditata è quella di un lockdown più soft rispetto a quello della primavera scorsa, sul modello francese. Potrebbero restare aperte solo scuole (materne ed elementari), aziende, fabbriche, negozi di beni essenziali, farmacie e uffici. Circola già una data, il 9 novembre, anche se non è escluso che misure restrittive possano arrivare anche prima. Il governo si è dato due settimane di tempo per valutare i risultati dell’ultimo dlcm, in vigore dal 24 ottobre. Ci sarebbe una limitazione agli spostamenti, e tornerebbe l’obbligo dell’autocertificazione.