"Coronavirus? Il vaccino non lo farà sparire": la spiegazione allarmante

Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri, rinvia la completa eliminazione degli effetti del virus addirittura al 2024
"Coronavirus? Il vaccino non lo farà sparire": la spiegazione allarmante© Getty Images

TORINO - Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato dei possibili sviluppi in tema di coronavirus e del suo vaccino. Le sue parole sono decisamente allarmanti e non lasciano presagire tempi brevi per la pandemia: "Tutti i vaccini in dirittura d'arrivo, a cominciare da quello della Pfizer, non sopprimeranno il coronavirus. Per capirci, saranno più simili ai vaccini antinfluenzali che a quello della Polio. Ci proteggeranno dalla malattia, ma non la faranno sparire. Si può dire con ragionevole certezza che questi vaccini garantiranno una immunizzazione di massa, e che nel giro di qualche anno la maggior parte degli abitanti della terra avrà la sua dose. Il modo più veloce per rendere fruibile a tutti il vaccino sarebbe quello di togliere da subito il brevetto. E purtroppo sono abbastanza sicuro che questo non accadrà".

L'effetto del vaccino sul coronavirus

Ad oggi, secondo Remuzzi, il miglior rimedio restano distanziamento sociale e utilizzo della mascherina di protezione. "Oggi il nostro vaccino è la mascherina. Nessun vaccino riuscirà da solo ad estinguere la pandemia. L'effetto combinato del vaccino, delle misure affidate alla nostra responsabilità e del tempo farà diventare il coronavirus come un raffreddore. Un lavoro di Nature prevede che sarà per il 2024. Ma attenzione, meglio non illudersi. Ci sono troppe variabili, troppe cose impossibili da prevedere". In ogni caso il vaccino darà un primo colpo importante al virus: "Oltre a proteggere e a scongiurare quanti più decessi possibili, impedirà anche la trasmissione dell'agente patogeno da una persona all'altra. Avrà anche un effetto indiretto. Durante l'attuale fase di pandemia, potrebbe essere questa la conseguenza più importante. Pfizer garantisce che funziona sul 90% delle persone testate, e ci basterebbe il 50% per essere contenti. Ma non dobbiamo illudere la gente: che sia un vaccino e che funzioni, non significa che ce ne sia per tutti. E soprattutto non è certo venuto il momento di gettare via mascherine e precauzioni, che restano ancora la nostra prima, più importante e finora unica arma di protezione".

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