Regioni in zona rossa e grandi città in lockdown: le novità del Governo

Sono attese nelle prossime ore le ordinanze per Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Occhi puntati sugli ospedali della Campania, da giorni sotto stress, ma De Luca resta fermo sulle proprie posizioni
Regioni in zona rossa e grandi città in lockdown: le novità del Governo© ANSA

TORINO - Mentre la soglia dei contagi da Coronavirus ha superato il milione di casi, le Regioni iniziano a muoversi per evitare il passaggio alla zona rossa. Nello specifico sono attesi dei provvedimenti nelle prossime ore da parte dei governatori di Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, che dovrebbero porre un freno a spostamenti e assembramenti. Più complessa la situazione in Campania dove gli ospedali sono sempre più sotto stress e su cui è pronto a intervenire anche il Governo. Il sindaco Luigi De Magistris, intanto, ha annunciato per venerdì dei provvedimenti. Nonostante i numeri siano drammatici e le persone ricoverate nei reparti ordinari degli ospedali (29.500) abbiano superato quelle della prima ondata, il Governo non prenderà provvedimenti prima dell'arrivo dei nuovi dati. Anche perchè i Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre avrebbero sortito i primi risultati positivi e perchè il passaggio da una zona all'altro può avvenire solo in presenza di dati "oggettivi e scientifici".

Ordinanze regionali nelle prossime ore

Per Campania, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, però, il cambio di colore è ormai scontato. Tutto ciò non esclude che i governi regionali possano anticipare i tempi e procedere in maniera autonoma con delle ordinanze mirate per ristabilire l'ordine e scongiurare il passaggio alla zona rossa, fermandosì così a quella arancione. Emilia Romagna, Veneto e Friuli, per esempio, sono attualmente in zona gialla ma alcuni parametri le collocano nello scenario 4, il peggiore, quello che se dovessero aggravarsi ulteriori indicatori le farebbe slittare automaticamente nella zona rossa. "Ci saranno tre ordinanze, una per ogni regione - spiega il governatore del Veneto Luca Zaia - sottolineando che i provvedimenti saranno diversi ma seguiranno tutti lo stesso principio: evitare gli assembramenti e far rispettare e regole, per chi non se le è fatte ancora entrare in testa".

Stretta su bar e ristoranti

I primi settori ad essere colpiti dalle restrizioni dovrebbero essere ancora una volta bar e ristoranti: l'ipotesi è quella di mettere la consumazione obbligatoria al tavolo e ridurre il numero di persone che possono stare sedute rispetto alle 4 indicate nel Dpcm, ha ribadito il presidente del Friuli Massimilano Fedriga. E ci saranno interventi anche per limitare gli spostamenti e regolare l'apertura dei negozi, in vista del fine settimana, per non ripetere le scene dello scorso weekend.

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La situazione in Campania

Rimane sulle sue posizioni invece il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che da tempo invoca un lockdown nazionale e che è tornato a chiedere al prefetto la "rapida definizione" di un piano di controlli di polizia che possano evitare i clamorosi assembramenti fuori controllo visti a Napoli. Ecco perché il Governo ha deciso di accelerare: per ovviare allo stress delle strutture sanitarie, si interverrà con l'Esercito e con nuovi Covid hotel. A Napoli, dice chiaramente il capodelegazione M5S Alfonso Bonafede, "lo Stato deve far sentire la sua presenza". Nelle prossime ore ci sarà dunque il Comitato operativo della Protezione Civile proprio su questi punti: il capo del Dipartimento Angelo Borrelli dovrà valutare con la Regione quali sono le esigenze prioritarie e definire gli interventi. De Luca aveva già chiesto dei medici, ma non è escluso possano anche essere inviati uno o più ospedali da campo, tenendo conto che nei magazzini del Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri ci sono ancora 1.300 ventilatori per le terapie intensive, se fosse necessario potenziare le rianimazioni.

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