Natale e Capodanno, tutta Italia zona rossa: regole e divieti del nuovo Dpcm

TORINO - Dopo l'aumento dei casi di Covid-19 e gli ultimi assembramenti in varie città il Governo guidato da Giuseppe Conte sta vagliando un nuovo Dpcm che presenterà nelle prossime ore. Stando alle ultime indiscrezioni il prossimo weekend, quello di sabato 19 e domenica 20, sarà l'ultimo "libero", dove resteranno in vigore le ultime regole. Da lunedì 21 dicembre non sarà più possibile spostarsi da una regione all'altra. Dal 24 al 27 dicembre tutta l'Italia dovrebbe tornare zona rossa. Aperti solo: alimentari, farmacie, tabacchi, edicole, librerie. Vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza. Si potrà uscire molto probabilmente solo per andare a Messa ma non per andare a casa di parenti. Niente pranzi e cene di Natale dunque se non con il nucleo convivente forse allargato a non più di due congiunti stretti: genitori anziani o figli o partner fissi. Resta consentito uscire per fare attività sportiva o motoria e (solo una persona) per assistere chi non è autosufficiente.

Italia zona rossa a Natale e Capodanno

Dal 28 al 30 dicembre possono riaprire negozi, bar e ristoranti. Confermata la chiusura dei locali alle 18 e il coprifuoco delle 22. Rimane il divieto di spostamento tra le regioni. Dunque ci si potrà muovere liberamente nel proprio Comune e all’interno della propria regione. Solo in Abruzzo (se resterà arancione) i bar e i ristoranti rimarranno chiusi e non si potrà uscire dal proprio Comune tranne che per i motivi di lavoro, salute e necessità. La zona rossa dovrebbe tornare dal 31 dicembre al 3 gennaio. Un blocco di quattro giorni che dovrebbe fermare chi aveva già pensato di aggirare il coprifuoco passando tutta la notte dell’ultimo dell’anno in una casa con amici e parenti. Chi verrà trovato a circolare per strada in quei quattro giorni senza motivo verrà sanzionato con una multa da 400 a 1000 euro. Ovviamente chiusi negozi non di generi di prima necessità, bar e ristoranti. Non dovrebbe essereci invece alcuna restrizione per il 6 gennaio, giorno della Befana.