Nel week end del 9 e 10 gennaio in tutta Italia potrebbero essere in vigore le misure previste per la zona arancione: tra queste, le chiusure di bar e ristoranti anche a pranzo, ma aperti solo per la vendita da asporto. Dal 7 gennaio e fino al 15, data di scadenza dell'ultimo Dpcm, lo spostamento tra regioni, invece, potrebbe essere consentito solo per ragioni di necessità. Sono queste alcune delle ipotesi emerse nel vertice tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione di maggioranza, il ministro Francesco Boccia e membri del Cts. È ad ogni modo attesa un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza ed il quadro potrebbe essere più chiaro già in serata.
Ecco quali regioni cambiano colore
Secondo le prime indiscrezioni, la Calabria, la Liguria e il Veneto sarebbero le tre regioni andidate a diventare zona arancione a partire dal 7 gennaio. A rischio anche le Marche, l'Emilia-Romagna ed il Friuli-Venezia Giulia. Tutte le altre 14 regioni italiane, compreso l'Abruzzo, che era stato "colorato" d'arancione prima delle feste di Natale, dovrebbero invece essere considerate zona gialla.
Toti: "Liguria preallertata dal governo"
"Siamo stati preallertati dal Governo, ovvero dal ministro Speranza, dal ministro Boccia e dalla conferenza delle regioni che riunisce noi governatori. E' assai probabile che vi sia già questa sera alle 21.30 un primo incontro tra Governo e Regioni per cominciare a ragionare in tempi piuttosto stretti, perché alla Befana, finiranno restrizioni su tutto il territorio nazionale". Lo ha detto il presidente della Liguria Giovanni Toti in una diretta Facebook per fare il punto sull'epidemia.