© ANSAIl Consiglio dei Ministri si è riunito optando per nuove misure anti-Covid. Il decreto coprirà i giorni tra la data di scadenza delle misure natalizie e quella dell’ultimo Dpcm. Tra le principali novità il divieto di spostamento tra regioni per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio e la zona arancione nel weekend, negli altri giorni invece è prevista una zona gialla rafforzata. Il coprifuoco resta quello di sempre, ovvero dalle 22 alle 5.
Vaccino anti-Covid: Lazio in testa
Italia in zona rossa
Italia in zona rossa il 5 e il 6 gennaio: le misure restano quelle del periodo natalizio. Negozi chiusi, bar e ristoranti solo con asporto e consegne a domicilio. Gli spostamenti? Solo per lavoro, salute e necessità. Si potranno ospitare in casa soltanto due persone, esclusi gli Under 14 e le persone non autosufficienti, e ci si potrà spostare una sola volta al giorno verso un’altra abitazione privata.
Italia in zona gialla rafforzata
Il 7 e l’8 gennaio l’Italia sarà in “zona gialla rafforzata”. Bar e ristoranti saranno aperti fino alle 18 e ci si potrà spostare all’interno della stessa regione. Continua, invece, il divieto sugli spostamenti tra diverse regioni. Nei giorni 9 e 10 gennaio, si continua con l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta “zona arancione”. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Quando scatta la zona arancione
Il nuovo sistema prevede di "far scattare le misure restrittive quando si va oltre l'1 di indice di contagio e l'1,25, per le zone rosse", precisa il ministro Boccia, puntualizzando che questo ulteriore passaggio "non era scontato". Oggi la zona arancione scatta con Rt pari o superiore a 1,25, mentre quella rossa a 1,5. "Per gli italiani - aggiunge il titolare degli Affari regionali - non cambia molto perché il sistema delle zone ha funzionato, siamo passati da un indice di contagio dell'1,72 allo 0,8 ma già ora siamo tornati allo 0,93 ed è evidente che il mese di dicembre, un mese critico, ci sta riportando su. A differenza di altri paesi noi non siamo fuori controllo ma in queste ore nei pronto soccorso c'è via vai che deve preoccuparci. Si torna a numeri maggiori rispetto alle scorse settimane”.