Resta tre mesi nell'aeroporto di Chicago per paura del Covid

Un 36enne californiano ha vissuto in un’area riservata dello scalo grazie a un badge
Resta tre mesi nell'aeroporto di Chicago per paura del Covid© ANSA

CHICAGO (Stati Uniti) - Come il premio Oscar Tom Hanks nel film "Terminal", attualizzato ai tempi del Coronavirus, un uomo californiano di 36 anni è rimasto per tre mesi nascosto nell'aeroporto di Chicago. La paura del Covid infatti avrebbe spinto Aditya Singh, questo il suo nome, a vivere all'aeroporto internazionale O'Hare fin dal mese di ottobre. Una volta scoperto l'accaduto, il personale di terra ha chiamato le forze dell'ordine e l'uomo è stato arrestato.

In aeroporto grazie ad un badge

Per tutto questo tempo Singh ha vissuto abusivamente in un'area di sicurezza dell'aeroporto internazionale dell'Illinois (Stati Uniti), grazie ad un badge indentificativo da dipendente, smarrito il 26 ottobre, e mangiava grazie alla solidarietà di alcuni passeggeri. L'uomo, che è stato scoperto da due dipendenti della United Airlines, ha riferito alla polizia che aveva paura di tornare a casa a Los Angeles e di contagiarsi. È stato arrestato questo fine settimana ed è accusato di violazione di domicilio in un'area riservata di un aeroporto e di furto. Singh, che non ha precedenti penali, è disoccupato e vive a Orange, Los Angeles.

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