© ANSASi profila un weekend di cambi di fascia per alcune regioni, che grazie ai dati in miglioramento e un indice Rt in calo, potrebbero passare da arancione a gialle. È quanto determinerà la nuova ordinanza del ministro alla Salute Roberto Speranza, che entrerà in vigore da domenica. I governatori sperano ma per avere conferme bisognerà attendere l'ultimo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, che chiarirà la situazione. Vediamo la situazione nello specifico regione per regione.
Che cosa succede alle regioni gialle e arancioni
Per quanto riguarda la regioni a rischio più basso, dovrebbero restare gialle Toscana, Campania, Trento, Basilicata e Molise. Se verranno confermati i dati della scorsa settimana, potrebbero diventarlo anche Calabria, Emilia-Romagna e Veneto, in miglioramento per la seconda settimana di fila. Tra le regioni italiane ancora in bilico, invece, Lazio, Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Lombardia potrebbero restare in zona arancione. Se ne riparlerà con il monitoraggio del 5 febbraio, con le eventuali misure che entreranno in vigore il 7.
Puglia, Umbria, Sardegna, Sicilia e provincia di Bolzano arancioni
Il Dpcm prevede infatti che "la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione". Anche per questo, ci si aspetta che le altre regioni e provincie autonome (Puglia, Umbria, Sardegna, Sicilia e Bolzano) continueranno ad essere arancioni. Il nodo verra sciolto domani.