AstraZeneca, Anelli: "Nessun nesso di causalità con eventi avversi"

Ecco le dichiarazioni del presidente della Federazione degli ordini dei medici. Scopri tutti i dettagli
AstraZeneca, Anelli: "Nessun nesso di causalità con eventi avversi"© ANSA

Una vera e propria bufera si è abbattuta sul vaccino AstraZeneca. L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha esteso il divieto di utilizzo del vaccino anglo-svedese su tutto il territorio nazionale in attesa dei pronunciamenti dell'EMA. Una decisione che hanno preso gran parte dei Paesi europei in cui il vaccino è stato distribuito. Sulla vicenda è intervenuto anche Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, Federazione degli ordini dei medici, che ai microfoni di Coffee Break su La7 ha commentato: "Ci sono degli eventi avversi che in ogni caso sono sempre attesi in campagne così massive e di utilizzo di un farmaco come può essere un vaccino. Vorrei far notare però che il nesso di causalità non è mai stato trovato. È giusta la precauzione che serve a esaminare e dare maggiore tranquillità ai cittadini perché si facciano i dovuti approfondimenti, ma ad oggi c'è solo un nesso di temporalità che non è sufficiente a giustificare la rinuncia a una campagna di vaccinazione con questo farmaco"

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"È ovvio - aggiunge Anelli - che l'Ema ha bisogno anche del tempo, non si tratta di decisioni semplici da prendere, anche perché c'è una responsabilità nei confronti di milioni di cittadini. Credo che due-tre giorni siano dei tempi assolutamente compatibili con la responsabilità che i colleghi dell'Ema devono assumere. Stiamo parlando di una pandemia che ha determinato oltre 100mila morti in Italia. Si tratta di intervenire su una campagna di vaccinazione che ha come obiettivo ridurre se non proprio annientare la mortalità da Covid. L'utilizzo del vaccino in questo momento rappresenta la strada principale per risolvere il problema. Il Governo - conclude - si è mosso abbastanza bene, perché credo che la decisione sia stata concordata almeno con i maggiori Paesi europei. Le fughe in avanti forse dovrebbero essere evitate è si dovrebbe trovare un miglior collegamento. Siamo in un continente e condividiamo molte cose. Un maggior coordinamento sarebbe sempre più auspicabile".

Anelli e lo "scudo penale"

"Di fronte a un numero così importante di somministrazioni di vaccino, parliamo di milioni di vaccini, è chiaro che gli effetti indesiderati avversi possono comparire come abbiamo visto. Se i magistrati correttamente ci iscrivono nel registro degli indagati questa situazione comporta una serie di preoccupazioni e di difficoltà. E toglie molta serenità nell'esercizio della professione. Credo che in un momento così straordinario ci possa essere uno sgravio di responsabilità sul piano penale rimandando tutta la questione a una responsabilità di carattere civile che può essere sempre esercitata nei confronti dell'azienda sanitaria". Così Anelli circa lo "scudo penale" per i medici. "Si potrebbero così lasciare più sereni i professionisti-conclude Anelli- che non sono solo i medici ma anche gli infermieri"

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