© EPAA Buckingham Palace è caccia a colei o colui il quale abbia esternato frasi razziste. A sganciare la bomba sono stati Meghan e Harry durante l'intervista a Oprah Winfrey. "Quando ero incinta di Archie, qualcuno a corte si chiedeva quanto sarebbe stata scura la sua pelle", da questa rivelazione è partita la caccia al colpevole, facendo partire un "totonomi" che non accenna a placarsi, soprattutto sui tabloid inglesi. Escludendo la regina Elisabetta e il marito Filippo, e tenendo conto che la frase sarebbe potuta essere stata pronunciata solo da adulti, il "colpevole" andrebbe cercato tra gli altri personaggi della royal family.
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Le rivelazioni della biografa Lady Colin Campbell
A far chiarezza sulla vicenda c'ha provato la biografa Lady Colin Campbell che nel suo podcast, citando una fonte reale ha ammesso: "Quando i Sussex hanno raccontato quell’episodio si riferivano alla principessa Anna. In verità però la figlia della sovrana è stata fraintesa, il colore della pelle non c’entra nulla. La sua preoccupazione riguardava l’incapacità di Meghan di adattarsi al ruolo, il suo background lontano dai protocolli di Palazzo, vedeva dei rischi all’orizzonte". E, se la versione fosse confermata, sarebbe stata premonitrice: "Pensava che la duchessa non avrebbe avuto rispetto dell’istituzione e immaginava che, se dal matrimonio con Harry fossero arrivati dei figli, si sarebbero creati enormi problemi". Insomma, Anna è come se avesse puntato dei riflettori sulla diversità culturale tra Inghilterra e Stati Uniti d'America. "Nessuno è colpevole di razzismo, ma senza dubbio la principessa Anna è stata quella che in famiglia più di tutti era contraria al matrimonio con Meghan", conclude Lady Colin Campbell.
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