Dark web, 10mila euro a un sicario per sfregiare la ex: arrestato

Un manager milanese avrebbe dovuto saldare il pagamento attraverso Bitcoin
Dark web, 10mila euro a un sicario per sfregiare la ex: arrestato© ANSA

ROMA - Era in cerca di "un killer italiano" disponibile a "spezzare la schiena" alla sua ex fidanzata in "maniera tale da farla rimanere paralizzata e costretta a muoversi in sedia a rotelle" e "versarle l'acido sul viso". Era lo scioccante piano organizzato dal manager milanese arrestato su richiesta della Procura di Roma. Il progetto emerge dai capi di imputazione citati nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Daniela Caramico D'Auria. In base a quanto accertato dagli inquirenti l'uomo non aveva accettato l'interruzione della relazione tra i due avvenuta tra il novembre del 2018 e il luglio del 2020. L'arrestato aveva "cominciato a contattare insistentemente la donna tramite messaggi e mail invitandola ad incontri per riallacciare la relazione". Ai no ripetuti della donna, il manager "in concorso con altre persone allo stato ancora non identificate, navigando sul sito 'Intenet assassins' presente sul Dark Web, comunicando con un ignoto interlocutore al quale commissionava la ricerca di un killer fornendo per la materiale esecuzione i dati personali della donna come la residenza e il profilo Facebook".

Il folle piano del manager: 10mila euro al sicario del dark web

L'intermediario era riuscito a metterlo in contatto con un sicario, che si era impegnato a portare a compimento l'incarico in breve tempo in cambio di quattro pagamenti in Bitcoin per un totale di quasi 10mila euro. Nel frattempo il quarantenne, un funzionario dell'Enel, inviava fiori e messaggi insistenti alla donna. La notizia era giunta all'attenzione degli investigatori della Polizia di Stato lo scorso febbraio, da una segnalazione dell'Interpol, che aveva acquisito sulla 'rete oscura' alcune conversazioni relative a un grave delitto su commissione. L'indagine è stata diretta dalla Procura delle Repubblica di Roma ed è la prima volta che, attraverso un'investigazione su diversi piani operativi, reali e virtuali, viene individuato tempestivamente e fermato il mandante di un grave delitto di violenza di genere, progettato sul dark web.

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