Covid, i medici lanciano l'allarme: "Ospedali pieni"

L'appello degli operatori sanitari: "Vietato abbassare la guardia ora"
Covid, i medici lanciano l'allarme: "Ospedali pieni"© Getty Images

Nonostante la curva dei contagi da Covid-19 sia in discesa nelle ultime settimane, la situazione ospedaliera del nostro Paese continua a preoccupare. L'allarme lanciato dai medici è chiaro e forte: "I dati delle ultime settimane mostrano progressivi segnali di rallentamento della crescita dei contagi da Sars-CoV-2, tuttavia le condizioni di sovraccarico di tutto il sistema ospedaliero, con indici di occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche Covid ben oltre le soglie critiche individuate, nonché la marcata circolazione del virus, con circa 530mila contagi attivi, e la persistente elevata mortalità impongono molta cautela nell'allentare le misure restrittive della movimentazione sociale"

Covid, l'appello dei medici 

"Il personale sanitario, impegnato quotidianamente - 7 giorni su 7, di giorno e di notte - e da oltre un anno nella lotta contro la pandemia da Sars-CoV-2 e la sua malattia Covid-19, si trova ad affrontare ancora per tutto il 2021 criticità di ogni tipo dovute al sovraffollamento degli ospedali, che con la terza ondata interessa in successione tutta la nostra penisola, anche aree precedentemente risparmiate, come dimostra il caso Sardegna. Ogni prematuro allentamento delle restrizioni potrebbe mettere a rischio tanto la vita dei pazienti affetti da Covid-19, costringendo per carenza di posti letto gli operatori a scelte strazianti sotto il profilo etico, come il triage inverso, quanto la salute dei pazienti con altre patologie, la cui prevenzione e cura rischia di essere ancora una volta sacrificata a causa della sottovalutazione del rischio di una persistente elevata circolazione del virus, sulla quale i medici e i dirigenti del servizio sanitario nazionale lanciano da tempo, inascoltati, tutti gli allarmi possibili. Per la terza volta gli operatori sanitari sono costretti, dopo il secondo picco epidemico autunnale, a ulteriori sacrifici, anche a rischio della salute personale, oltre che ad affrontare una situazione di costante super lavoro fisico e psichico che sta fiaccando le loro resistenze".

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