Riapertura di cinema, palestre e ristoranti: la bozza delle Regioni

Con la campagna vaccinale che prosegue il suo iter, il Governo e le Regioni valutano soluzioni per riaprire tutte le attività sinora limitate dalle misure anti-Covid
Riapertura di cinema, palestre e ristoranti: la bozza delle Regioni© ANSA

ROMA - Nonostante la pandemia di Coronavirus sia ben lontana dall'essere un ricordo, l'Italia è impegnata a pianificare la riapertura numerose attività economiche. In queste ore si stanno vagliando nuove misure per la riapertura di palestre, ristoranti, cinema, teatri e centri benessere. Le Regioni hanno preparato una bozza che è stata trasmessa agli esperti del Cts, che in giornata dovrebbero delineare le linee guida sulle diverse attività coinvolte dal piano di riaperture dei prossimi due mesi. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato:"I tempi delle decisioni nel contrasto al virus sono determinanti: dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e non sbagliare tempi e modi delle riaperture per non vanificare i sacrifici fatti. Certo va data risposta alle preoccupazioni degli italiani e alla crescita delle nuove povertà, alle difficoltà di imprese e lavoratori ma non esistono risposte semplici e problemi complessi con un alto numero di variabili".

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Riapertura teatri e cinema: un metro di distanza fra spettatori

Tra le prime anticipazioni sulla bozza di protocollo c’è la richiesta dei governatori di riprendere gli spettacoli al chiuso fissando ad almeno un metro la distanza tra gli spettatori. La regola per contenere i contagi da Coronavirus dovrà essere rispettata nei cinema e teatri dove sarà obbligatorio indossare la mascherina. Nei casi in cui non sarà invece necessario il ricorso alle mascherine, per esempio all’aperto, le Regioni chiedono che le distanze sociali da imporre non siano inferiori ai due metri.

Riapertura palestre e piscine: regole per attrezzi e docce

Nuove misure anche per le riaperture delle palestre, ma no allo sport da contatto fisico. È quanto prevede la bozza delle linee guida per la riapertura delle attività. Secondo il protocollo, bisognerà regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica. Bisognerà inoltre assicurare almeno due metri di distanza tra le persone negli spogliatoi e nelle docce.

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Riapertura bar e ristoranti: due metri di distanza e mascherina

Per quanto riguarda bar e ristoranti, i governatori chiedono che le consumazioni al banco dove sono previsti posti a sedere non debbano svolgersi dopo le 14. Nei locali al chiuso resterebbe la distanza di due metri tra un cliente e l’altro, mentre all’aperto questa si riduce a un metro. Gli ingressi saranno contingentati in base alla capienza del locale. Rimane l’obbligo di mascherina durante gli spostamenti. Da evitare poi i menu cartacei, che dovranno invece essere consultabili online, come fatto nei mesi scorsi. 

Riapertura terme: le regole per le attrezzature

Nella bozza delle Regioni è prevista anche la riapertura di strutture termali e centri benessere da regolamentare con "la disposizione delle attrezzature all'aperto (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone (o altri sistemi di ombreggio); tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 metro all'aperto o di almeno 2 metri al chiuso per favorire un distanziamento interpersonale tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell'impianto in base agli indici sopra riportati". 

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