L'Ema sui rischi del vaccino J&J: "Sono maggiori i benefici"

Ecco la risposta dell'Agenzia europea del farmaco sui casi di trombosi cerebrale verificatisi negli Stati Uniti
L'Ema sui rischi del vaccino J&J: "Sono maggiori i benefici"© EPA

BRUXELLES (Belgio) - "I benefici del vaccino Johnson&Johnson superano i rischi". L'Ema, l'Agenzia Europea del farmaco, al termine della revisione sul siero Janssen, dopo rarissimi casi di trombosi cerebrale negli Stati Uniti, riconosce tuttavia"possibili" legami di causa-effetto con il vaccino, ma che vengono definiti "eventi molto rari". Il Prac, il comitato per la sicurezza dell'Ema, ha comunque concluso di aver "osservato che i coaguli di sangue si sono verificati principalmente in siti insoliti come nelle vene del cervello (trombosi del seno venoso cerebrale, Cvst) e dell'addome (trombosi della vena splancnica) e nelle arterie, insieme a bassi livelli di piastrine del sangue e talvolta sanguinamento. Si ritiene che il vaccino possa innescare una risposta immunitaria che porta a un disturbo simile alla trombocitopenia indotta da eparina".

Vaccini Johnson&Johnson ed AstraZeneca: "Casi simili"

Tutti gli eventi rari di trombosi cerebrale "si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla vaccinazione" con il siero di Johnson & Johnson, "la maggioranza nelle donne. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati". Lo scrive l'Agenzia europea del farmaco (Ema), nella sua revisione dopo casi molto rari negli Stati Uniti. I casi esaminati erano molto simili ai casi verificatisi con il vaccino Covid-19 sviluppato da AstraZeneca, Vaxzevria. "La valutazione scientifica dell'Ema è alla base dell'uso sicuro ed efficace dei vaccini contro il Covid-19. L'uso del vaccino durante le campagne di vaccinazione a livello nazionale terrà conto della situazione pandemica e della disponibilità di vaccini nei singoli Stati membri", si legge sempre nella nota.

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