Circeo, scoperti in una grotta i resti di 9 uomini di Neanderthal

Emersi anche numerosi resti di animali. Il ministro Franceschini: "Ne parlerà tutto il mondo, davvero una cosa eccezionale"
Circeo, scoperti in una grotta i resti di 9 uomini di Neanderthal© ANSA

SAN FELICE CIRCEO (Latina) - Uomini di Neanderthal che cercano riparo in una grotta per scaldarsi, dormire, difendersi dall'agguato delle fiere, affilare le armi con le quali torneranno a cacciare. Ma anche ferocissime iene che di quello stesso antro naturale, in tempi diversi, hanno fatto una tana dove portare i loro sanguinolenti trofei. Un viaggio nel tempo lungo oltre 100mila anni per gli archeologi, paleontologi, antropologi, archeobotanici che da ottobre 2020 sono impegnati nella Grotta Guattari al Circeo (Lt) in una nuova campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza archeologica delle province di Latina e Frosinone in collaborazione con l'Università di Tor Vergata che ha portato alla scoperta di reperti fossili "attribuibili a 9 individui di uomo di Neanderthal". "Un ritrovamento eccezionale che arricchisce le ricerche sul tema", annuncia il ministro della Cultura Dario Franceschini.

Un sito archeologico tra i più importanti in Europa

Le indagini, ancora in corso, sono iniziate nell'autunno del 2020 nell'ambito di una operazione di messa in sicurezza della grotta Guattari, che prende il nome dal suo scopritore, proprietario del terreno su cui insiste il sito e dove nel febbraio del 1939 fu rinvenuto un primo cranio. Già all'epoca, grazie agli studi del paleontologo Alberto Carlo Blanc, si era compresa immediatamente la grandissima rilevanza di questo sito, classificato come uno dei più importanti del paleolitico medio europeo. Nel corso di ricerche sono emersi significativi reperti fossili attribuibili a 9 individui di uomo di Neanderthal: 8 databili tra i 50mila e i 68mila anni fa e uno, il più antico, databile tra i 100mila e i 90mila anni fa. Questi, insieme agli altri due trovati in passato nel sito, portano a 11 il numero complessivo di individui presenti nella Grotta Guattari che si conferma così uno dei luoghi più significativi al Mondo per la storia dell'uomo di Neanderthal.

Una banca dati che permetterà di ricostruire la storia del Circeo

La nuova indagine si è estesa in particolare ad un'area della grotta che non era stata toccata nemmeno dal lavoro di Blanc. Si tratta della zona detta 'del laghetto'. "Una scoperta straordinaria di cui parlerà tutto il mondo - ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini - perché arricchisce le ricerche sull'uomo di Neanderthal. È il frutto del lavoro della nostra Soprintendenza insieme alle Università e agli enti di ricerca, davvero una cosa eccezionale". Al suo interno, stratificata nel tempo, una straordinaria banca dati di elementi fossili, resti di vegetali, di umani e anche di animali dei quali non si conosceva la presenza in queste zone, elementi che secondo i ricercatori permetteranno ora di ricostruire la storia di tutto il Circeo e della pianura pontina, luoghi che l'uomo di Neanderthal ha frequentato per un arco di tempo che va da 300mila ad almeno 50mila anni fa. E questo, sottolinea Francesco Di Mario, funzionario archeologo della soprintendenza e direttore dello scavo , "grazie anche alle tecnologie attuali, di cui gli studiosi di metà Novecento non potevano assolutamente disporre".

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