Tragedia funivia Mottarone, la svolta: "Freni manomessi"

"Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno impedito al freno d'emergenza di entrare in funzione". Leggi di più
Tragedia funivia Mottarone, la svolta: "Freni manomessi"

Nella notte si è giunti ad un'importante sviluppo circa la tragedia capitata alla funivia del Mottarone, nella quale hanno perso la vita 14 persone, di cui 2 bambini. Sono sono state fermate tre persone tra cui anche Luigi Nerini, proprietario della Ferrovie del Mottarone. Dodici ore di confronto con tecnici, dipendenti e con il gestore portati avanti dal procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, e alla fine hanno "ammesso" che i freni sono stati manomessi. Per gli inquirenti, il 'forchettone', ovvero il divaricatore che tiene distanti le ganasce dei freni che dovrebbero bloccare il cavo portante in caso di rottura del cavo trainante, non è stato rimosso. 

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Freno non attivato volontariamente

"C'erano malfunzionamenti nella funivia, è stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la 'forchetta', che impedisce al freno d'emergenza di entrare in funzione", ha affermato il comandante provinciale dei carabinieri di Verbania, tenente colonnello Alberto Cicognani. "Uno sviluppo consequenziale, molto grave e inquietante, agli accertamenti che abbiamo svolto. Nella convinzione che mai si sarebbe potuto verificare una rottura del cavo si è corso il rischio che ha purtroppo poi determinato l'esito fatale", ha spiegato il procuratore Olimpia Bossi. Che ha aggiunto come sia stato commesso "un gesto materialmente consapevole".

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