Astrazeneca, morte Camilla: espiantati gli organi

Oltre al fegato, verranno espiantati altri quattro organi oltre al tessuto che verrà messo a disposizione dell'anatomopatologo della procura
Astrazeneca, morte Camilla: espiantati gli organi© ANSA

E' in corso al Policlinico San Martino di Genova l'espianto degli organi di Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni di Sestri Levante morta dopo aver ricevuto la vaccinazione con AstraZeneca. Secondo quanto appreso, è già stato espiantato il fegato, affidato alla staffetta appena partita per l'ospedale di Niguarda (Milano). Verranno espiantati altri quattro organi oltre al tessuto che verrà messo a disposizione dell'anatomopatologo della procura. "Un gesto ammirevole, un grande gesto d'amore", ha detto il direttore generale del San Marino Giuffrida commentando la decisione dei genitori di Camilla di donarne gli organi.

Pregliasco: "Necessario vaccinare i giovani"

"Ritengo necessaria la vaccinazione dei giovani per mettere in sicurezza tutta la comunità, ma per rasserenare famiglie e ragazzi sarebbe bene preferire vaccini che hanno un profilo di maggior sicurezza per i giovani e quindi usare vaccini a mRna". Lo ha detto, durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre, Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, in merito al decesso di Camilla, "probabilmente correlato" alla dose di AstraZeneca. Si tratta, ha sottolineato, di "un fatto doloroso" ma "è l'effetto della necessità di vaccinare con velocità", una velocità "con cui è stato possibile salvare 10.000 vite". "Spero - ha aggiunto - che questo secondo momento di angoscia su Astrazeneca non infici la campagna vaccinale complessivamente perché il virus sta circolando e, come vediamo in Gran Bretagna, dà dei colpi di coda. Solo con la vaccinazione eviteremo i casi gravi evidenziati nelle ondate precedente".

Open Day per i giovani: risposta alle critiche

Con gli open day per i giovani, da alcuni criticati, ha precisato Pregliasco, "l'obiettivo è stato velocizzare la campagna, perché per tornare a una vita normale serve grande quantità di vaccinazioni e una velocità di esecuzioni. Gli hub sono molto utili perché così tutti quelli che desiderano vaccinarsi possono farlo, poi ci vuole un lavoro di fino, per andare a convincere con quelle persone, anche più a rischio, che non si sono ancora vaccinate". La velocità di vaccinazione, ha concluso, "è importante" ma per Astrazeneca "introdurre un limite di età può essere utile proprio per ridare fiducia sulla necessità di continuare", anche "in un'ottica di massimizzare il rapporto rischio-beneficio".

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