Covid, la variante Delta dominante: il report che preoccupa

L'Istituto superiore di sanità e il Ministero della salute hanno evidenziato l'ascesa drastica dell'indice Rt in soli sette giorni
Covid, la variante Delta dominante: il report che preoccupa

Con la Variante Delta che sta diventando dominante anche in Italia, la prima conseguenza è un drastico innalzamento dell'indice di contagio Rt, che in sette giorni è salito da sotto quota 1 a 1,26. Siamo quindi tornati al punto critico che rischia di far collassare il sistema di tracciamento tra positivi al virus. A confermare i dati non positivi, arrivano i dati del monitoraggio settimanale realizzato congiuntamente da Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, per i giorni relativi al periodo 12-18. Una settimana fa, l'indice Rt era sotto il livello di guardia, fermo allo 0,91. Come detto, è l'effetto della Variante Delta divenuta ormai prevalente, anche se a fronte dell'aumento dell'incidenza i contagi e soprattutto l'ospedalizzazione sono ancora sotto controllo. Ma è l'andamento a preoccupare. 

Covid, report ISS: "Elevata proporzione di giovani e asintomatici va considerata"

All'indomani dell'approvazione delle nuove misure sul Green pass nei luoghi pubblici, che entrerà in vigore dal 6 agosto, 19 regioni risultano "a rischio moderato" e 2 "a basso rischio", mentre nessuna si trova sopra la soglia critica per i letti occupati in terapia intensiva e nei reparti ordinari. L'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è riferito al periodo 30 giugno-13 luglio e - si legge nel Report - si osserva in maniera analoga un aumento dell'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 1.16 al 13/7/2021 rispetto allo 0.97 della settimana precedente). "La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità - evidenzia il Report - va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità".

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