Vaticano pubblica l'elenco dei suoi beni. Utile in calo di 51 milioni

Il contributo per i bisogni della Curia romana è stato dimezzato. La maggior parte degli immobili si trova in Italia, ma anche in Francia e Svizzera
Vaticano pubblica l'elenco dei suoi beni. Utile in calo di 51 milioni© ANSA

CITTÀ DEL VATICANO - Per la prima volta nella storia il Vaticano ha reso pubblico l'elenco completo delle sue proprietà attraverso l'APSA (l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) che si divide in settore immobiliare, settore del mobile e altre attività. Secondo i conti del 2020 i guadagni hanno subito un calo di circa 51 milioni mentre gli investimenti finanziari sono stati pari a 1.778 milioni. Il contributo per i bisogni della Curia romana è stato dimezzato da 41 a 20 milioni.

I beni del Vaticano

Il patrimonio immobiliare della Santa Sede è di 883 milioni di euro. La maggior parte degli immobili si trova in Italia, ma anche in Francia, Regno Unito e Svizzera. Il 40% degli edifici sono scuole, conventi e ospedali. A prezzo di mercato, il Vaticano affitta solo il 14% dei suoi immobili in Italia. 

Le parole di monsignor Galantino

"Per evitare equivoci, voglio precisare che se quest'anno si è deciso di rendere pubblico il bilancio non vuol dire che l'Apsa non abbia, nel passato, redatto il proprio bilancio e non l'abbia presentato per l'approvazione agli organi di controllo. Renderlo pubblico è certamente un passo avanti nella linea della trasparenza e della condivisione, facendo tesoro di quanto ebbe a dire il futuro Paolo VI, il 4 ottobre 1958: "noi non possiamo estraniarci dalla vita economica, è la fonte del nostro pane e di quello altrui". Oltre a questo, la pubblicazione del bilancio è un segno di grande rispetto per tutti coloro che, con fiducia e generosità, hanno messo e continuano a mettere nelle mani della Chiesa cattolica parte delle loro risorse". Così, in un'intervista ai media vaticani, il presidente dell'Apsa, monsignor Nunzio Galantino, "Mi lasci dire, infine, che nutro una segreta speranza: mi auguro che la pubblicazione e la lettura dei numeri e delle importanti note che li accompagnano possano favorire un'informazione più corretta e completa", ha aggiunto. 

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