Covid, Cartabellotta: "Ciclo vaccinale protegge al 97%"

Il presidente della Fondazione Gimbe ha fatto il punto della situazione sulle vaccinazioni in Italia. Sul green pass: "È un'arma in più"
Covid, Cartabellotta: "Ciclo vaccinale protegge al 97%"© ANSA

ROMA - Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha evidenziato il forte impatto dei vaccini ma, allo stesso tempo, ha ancora invitato i cittadini a rispettare le regole. I risultati pubblicati dall'Iss rivelano che il ciclo di vaccino completo (2 dosi) è efficace all'88% nel prevenire l'infezione, 95% nel ridurre l'ospedalizzazione, 97% nel prevenire il ricovero in terapia intensiva e 96% nel ridurre il rischio di morte. Per chi invece si è sottoposto ad una sola dose le percentuali chiaramente scendono ma non drasticamente: 70%, 81%, 89% e 80%.

Cartabellotta: "45 milioni di dosi nel terzo semestre"

Il presidente della Gimbe ha fatto il punto della situazione: "Rispetto alla previsione di oltre 94 milioni di dosi per il terzo trimestre, disporremo di circa 45 milioni di dosi di vaccini a mRNA, le cui consegne al momento si attestano intorno a 2,7 milioni di dosi la settimana - aggiunge - Negli ultimi giorni le prime dosi sono in leggero aumento, ma continuano a risentire sia dalla necessità di completare i cicli vaccinali, sia dal numero di consegne insufficienti per ampliare la platea dei vaccinandi".

Cartabellotta: "Green pass arma in più"

Sulla questione del Green Pass: "L'estensione di utilizzo del green pass è un'arma in più per limitare la circolazione del virus, permettendo il rilancio in sicurezza di vari settori. Inoltre, visto il boom di prenotazioni, ha sortito immediatamente l'effetto nudge, ossia una 'spinta gentile' verso la vaccinazione". E sui nuovi parametri per l'assegnazione dei colori' alle Regioni: "Sono indubbiamente più coerenti con lo scenario attuale. Tuttavia, le varie combinazioni tra incidenza dei casi e percentuali di occupazione di posti letto in area medica e terapie intensive - aggiunge - sono poco conservative, verosimilmente perché puntano molto sul completamento della copertura vaccinale di over 50 e fragili e sugli effetti del green pass nel limitare la circolazione virale. Infine, lascia perplessi la mancata definizione di un numero minimo di tamponi per 100.000 abitanti per limitare comportamenti opportunistici"

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