È morto a 85 anni Gianfranco D’Angelo: è stato attore cult della tv degli anni ’80

Il ricordo su Instagram dell’amico Ezio Greggio: “Ciao Gianfranco, piango come quando se ne va una persona che è stata importante per tanti motivi nella mia vita”
È morto a 85 anni Gianfranco D’Angelo: è stato attore cult della tv degli anni ’80© ANSA

ROMA - Gianfranco D'Angelo è morto nella notte fra il 14 e il 15 agosto al Policlinico Gemelli di Roma dopo una breve malattia. L'attore avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 19 agosto. Nella sua lunga carriera sul palcoscenico D'Angelo, nato nella Capitale nel 1936, ha lavorato nelle vesti di attore, comico, cabarettista, doppiatore, imitatore e cantante. In un'intervista rilasciata alcuni anni fa al settimanale 'TV Sorrisi e Canzoni' aveva raccontato i suoi inizi spiegando di venire "da una famiglia poverissima, ho perso i genitori a tre anni e sono cresciuto con gli zii. Ho fatto tanti mestieri, ma ho amato il teatro fin da bambino. Ho anche lavorato dietro le quinte: macchinista, attrezzista". D'Angelo è stato anche impiegato alla Sip, la compagnia telefonica, "alla sera recitavo in cabaret con i testi che mi ero fatto scrivere da Maurizio Costanzo, che all'epoca era un semplice giornalista". Poi fu chiamato al 'Puff', storico cabaret romano, per sostituire Montesano che era andato a fare un varietà in tv. "Mi licenziai e da quel momento non mi sono più fermato: il teatro, la radio, il 'Bagaglino', i film e poi la tv”. D'Angelo ha debuttato in Rai all'inizio degli anni '70, poi nel corso della carriera ha fatto parte anche del gruppo di professionisti che hanno dato vita al programma cult degli anni 80 'Drive in'. "Studiammo 'Drive in' con Enrico Vaime, Franco Mercuri e Antonio Ricci, e lo proponemmo a Berlusconi". A Mediaset ha lavorato anche a 'Striscia la notizia' e 'Odiens’. Lascia due figlie, Daniela e Simona, anche loro attrici.

Il ricordo commosso dell'amico Ezio Greggio su Instagram

"Ciao Gianfranco piango come quando se ne va non solo una persona cara ma una persona che è stata importante per tanti motivi nella mia vita. Contrariamente a come facevi in scena quando uscivi tra applausi ed ovazioni ci hai lasciato in silenzio, in punta di piedi circondato dalle persone che ti volevano bene. Il messaggio che mi hai mandato pochi giorni fa dal letto dell’ospedale era ancora carico di speranza, da leone e lottatore quale sei sempre stato. In questi giorni sapendo che purtroppo non c’erano soluzioni di recupero, non ho fatto altro che pensare a te ed a un pezzo di vita trascorso insieme. “La Sberla” , “Drive In”, la prima edizione di @striscialanotizia . E poi centinaia di spettacoli di cabaret insieme. E la nostra amicizia. Magari non ci si vedeva per tanto tempo ma appena ci incontravamo era come fosse passato solo un giorno: risate, memorie, il nostro modo burlone di stare insieme. Ti ricordi quanti scherzi abbiamo fatto? Alcuni li ho raccontati nei miei libri. Sono contento che un paio di anni fa sei venuto al mio @montecarlofilmfestival e ti ho premiato per la tua fantastica carriera. Eri felice, emozionato e come sempre devastantemente divertente sul palcoscenico. Piango Gianfranco, piango l’amico, il collega che mi ha insegnato tante cose, il compagno di avventure. So che starai parlando con Giancarlo Nicotra, con Raffaella Carrà che ti avrà visto arrivare e ti avrà detto “A Gianfrà ma che sei venuto a imitarmi anche qui?”. Scusami se oggi te lo dico ma forse lo avevi già capito: ti voglio un sacco bene. Mi mancherai, salutami mio padre, mia madre, mio cognato Davide che ti adoravano. Ciao Frankie, so che da oggi alzando gli occhi al cielo ed ascoltando bene si sentiranno tante risate provenire da lassu… has has fidanken".

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