Malagò sul green pass per i giovani dilettanti: "A breve risposte chiare"

Obbligatorio il certificato verde per i ragazzi oltre i 12 anni iscritti ad attività sportive: il Presidente del Coni auspica in una 'proposta univoca'
Malagò sul green pass per i giovani dilettanti: "A breve risposte chiare"© ANSA

A margine di un'iniziativa a Terni, il presidente del Coni Giovanni Malagò si è espresso in merito al delicato tema del green pass per i ragazzi oltre i 12 anni iscritti ad attività sportive dilettantistiche al chiuso. L'interlocuzione del Coni con il governo "è costante, sappiamo benissimo che bisogna allinearsi con una proposta che sia univoca a prescindere dai territori e quant'altro", ha detto il presidente del Comitato olimpico nazionale, rispondendo all'ANSA, sulla questione che sta sollevando problematiche e polemiche tra famiglie e gestori di società. "Io credo che a breve, forse la prossima settimana, potremo avere delle risposte chiare in questo senso. Sappiamo benissimo che tutto quello che è la ripresa post Covid già di per sé implica, per evidenti problemi che esistono, delle complicazioni sugli introiti delle scuole di sport. Non possiamo rischiare di essere penalizzati, nel rispetto massimo della tutela degli altri che si iscrivono".

La fase di ripartenza

"Come ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi, tutti i settori, sport compreso, devono cercare di alimentare entusiasmo ed energie positive in questa fase di ripartenza. Questo crea ricadute sul Pil e sull'economia. È chiaro che per fare ciò servono progetti, investimenti e infrastrutture, ma è anche necessario saper intercettare i bisogni delle persone in tutti i circuiti dello sport e dello spettacolo". Così il presidente del Coni Giovanni Malagò in visita al PalaSport il palazzetto dello sport in costruzione a Terni.

La negazione dello sport alle donne afghane

"Un'assurdità", così l'ha definita Giovanni Malagò la negazione da parte del governo talebano alle donne afghane. Negare lo sport alle donne è "un'assurdità", una cosa che "ti fa piangere il cuore e rimanere attonito e basito", ha detto ancora il presidente del Coni in merito alla decisione presa in Afghanistan. "Ho una collega del Cio, molto giovane con la quale parlo quotidianamente e che fa presente e denuncia questa situazione.Tutto quello che si potrà fare, nei limiti di un'autorità nazionale, il mondo dello sport non solo lo può ma lo deve fare".

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