Galli: "Terza dose del vaccino? Ci sono cose da chiarire"

"Faccio un esempio: per chi ha fatto J&J il terzo richiamo sarebbe in realtà il secondo", le parole del direttore di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco
Galli: "Terza dose del vaccino? Ci sono cose da chiarire"© ANSA

MILANO - "Sulla terza dose potrei essere, in linea di principio, d'accordo. C'è da provarci, però c'è da considerare molto bene la situazione delle persone che hanno oggettive fragilità, in quanto bisognerà vedere se queste hanno risposto anche alla prima e alla seconda dose per andare con confidenza ad utilizzare la terza. E poi c'è da considerare se in questo momento, in assenza del meglio, può andare bene anche, appunto, dare a molte persone una nuova stimolazione immunitaria con i vaccini che abbiamo a disposizione". Lo ha detto a 'I numeri della pandemia', su Sky TG24, il direttore di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco Massimo Galli: "Ci sono un sacco di altre cose, non tanto piccole, da chiarire. Ad esempio, quelli che hanno fatto l'unica dose di J&J che fanno? La terza dose per loro sarebbe la seconda, e quale seconda dose sarebbe? Certamente non con J&J, perché comunque quel vaccino non è pensato per essere utilizzato in più di una somministrazione. Quindi l'impressione a volte è che, appunto, quando si parla di terza dose, si parli di qualcosa di generalmente e genericamente rassicurante. Si può andare avanti, ma abbiamo ancora molte cose da assestare, molte cose da chiarire".

Galli: "La politica dovrebbe essere unita"

"È dall'inizio di questa pandemia, da quando appunto deve essere fronteggiata questa che oggettivamente è un'emergenza che dura da più di un anno, che, invece di vedere la politica unita e solidale nell'affrontare il problema, vediamo continue situazioni dove ogni tanto si utilizza la clava piuttosto che il fioretto. A parte l'arma utilizzata, la sostanza della cosa dice che non si riescono a prendere in modo tempestivo i provvedimenti necessari. Questo credo, francamente, sia soltanto l'ennesimo episodio per cui si va per gradi dove, invece, si dovrebbe andare veloci".

Galli: "Le scuole? Rischiamo una serie di stop and go"

"Come sarà l'inizio di questo anno scolastico? Sarà un autunno frizzante, temo. Ci possiamo aspettare, ahimè, di vedere un bel po' di infezioni, se le cercheremo. E comunque sarà importante cercarle. Siamo un'altra volta senza aver chiaramente definito dei protocolli di comportamento, almeno a livello nazionale, per quanto riguarda la possibile rilevazione dello stato infettivo: questa cosa è abbastanza preoccupante, perché rischiamo quello che nessuno vorrebbe e cioè di avere una serie di stop and go, di avere una serie di situazioni in cui non riusciamo a garantire del tutto la didattica come vorremmo, in presenza".

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