MANSURA (Egitto) - Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna detenuto in Egitto dal febbraio del 2020, sta scontando 19 mesi di custodia preventiva per questioni politiche e martedì 28 settembre sarà processato. Rimarrà in carcere fino a quella data. L’accusa contro Zaki riguarda un articolo pubblicato nel 2019 sul giornale Daraj dove lo studente criticava fortemente il governo egiziano per il trattamento riservato alla comunità cristiana copta.
Le accuse e le pene
Le Ong sostengono che le accuse più gravi, come quelle per “istigazione a commettere atti di violenza e terrorismo” e “appello al rovesciamento dello stato” (rischio pena fino a 25 anni), sarebbero cadute. Evitato il peggio Zaki sarebbe accusato di "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" e rischia una multa o una pena fino a cinque anni di carcere.