A1, scontri tra tifosi di Napoli e Roma: la rissa, un ferito e 15 km di coda. Cosa è successo

Lancio di sassi, petardi e fumogeni nei pressi dell'area di servizio di Badia al Pino, dove nel 2007 morì Gabriele Sandri: autostrada bloccata per 50 minuti

Autostrada del Sole bloccata nel primo pomeriggio di oggi, domenica 8 gennaio, nel tratto aretino tra Monte San Savino e Arezzo per duri scontri tra le tifoserie di Napoli e Roma nell'area di servizio di Badia al Pino (la stessa dove nel 2007 venne ucciso Gabriele Sandri): il primo gruppo di ultras era  in viaggio per la trasferta di Genova contro la Sampdoria ed il secondo era diretto a Milano per la partita con il Milan a San Siro. Dopo un lancio reciproco di sassi e lacrimogeni, la polizia, per scongiurare ulteriori situazioni di pericolo, ha bloccato temporaneamente il traffico autostradale e identificato i presenti. Un tifoso è rimasto ferito da un'arma da taglio ed è stato portato in codice giallo all'ospedale di Arezzo. La Polizia sta visionando i filmati di sorveglianza sulla base del quale si procederà ad informare l’Autorità giudiziaria e sarà valutata l’emissione di provvedimenti interdittivi di competenza del questore. Pesanti le ripercussioni sul traffico: l'autostrada è rimasta chiusa per 50 minuti e all’altezza di Monte San Savino si è formata una coda lunga 15 chilometri.

La dinamica

Le forze dell'ordine erano già presenti nelle aree di servizio di Badia al Pino e all'autogrill Arno perché era già viva l'ipotesi che i tifosi di Napoli e Roma si fossero dati appuntamento in un'area di servizio nel tratto aretino dell'A1. Secondo una prima ricostruzione e da alcuni video diffusi sui social gli ultras si sono scontrati vicino ai distributori di benzina per poi invadere una delle carreggiate e bloccare il flusso del traffico. Le due tifoserie si sono affrontate - rigorosamente con il volto coperto da sciarpe e cappucci - a colpi di sassi, bastoni, fumogeni e petardi. I tifosi della Roma in transito, molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani, hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all'altezza dell'area di sosta Badia al Pino mentre una parte della tifoseria del Napoli posizionatasi lungo la recinzione, ha iniziato un fitto lancio di oggetti contundenti verso le autovetture sulla carreggiata. Entrambi i gruppi si sono spostati all'altezza dell'uscita dell'autogrill e sono entrate in contatto per pochi minuti. I tifosi romanisti dopo circa 15 minuti sono ripartiti, mentre quelli napoletani, circa 350, sono rimasti nell'area di servizio e successivamente scortati fino a Genova da personale delle forze di polizia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le parole di Abodi

"C'è una differenza abissale tra i tifosi che vanno allo stadio, in casa o in trasferta, per cantare, abbracciarsi, gioire o soffrire per la propria squadra e i delinquenti che si scontrano in una stazione di servizio autostradale, creando problemi alle persone perbene". Il ministro dello sport e dei giovani, Andrea Abodi, interviene duramente - con una dichiarazione all'Ansa - sugli scontri avvenuti sulla A1. "Non c'è cosa peggiore di definire tifosi quest'ultimi, non c'è errore più grande del fare di tutta l'erba un fascio. Nel 2023, paga chi sbaglia e mi auguro succeda anche per i teppisti che si sono scontrati oggi sull'A1".

Le parole di Salvini

"Questi non sono tifosi. Autostrada chiusa e viaggiatori italiani bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro, e mai più allo stadio". Così su Facebook il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in merito agli scontri tra ultras di Napoli e Roma sulla A1, in provincia di Arezzo.

Il messaggio dei sindaci di Napoli e Roma

"Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell'ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Napoli e Roma sono città  amiche che dicono no ad una violenza senza senso". È il messaggio apparso sui profili Twitter dei sindaci delle due città, Gaetano Manfredi e Roberto Gualtieri, in merito a quanto accaduto sulla A1, nell'aretino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autostrada del Sole bloccata nel primo pomeriggio di oggi, domenica 8 gennaio, nel tratto aretino tra Monte San Savino e Arezzo per duri scontri tra le tifoserie di Napoli e Roma nell'area di servizio di Badia al Pino (la stessa dove nel 2007 venne ucciso Gabriele Sandri): il primo gruppo di ultras era  in viaggio per la trasferta di Genova contro la Sampdoria ed il secondo era diretto a Milano per la partita con il Milan a San Siro. Dopo un lancio reciproco di sassi e lacrimogeni, la polizia, per scongiurare ulteriori situazioni di pericolo, ha bloccato temporaneamente il traffico autostradale e identificato i presenti. Un tifoso è rimasto ferito da un'arma da taglio ed è stato portato in codice giallo all'ospedale di Arezzo. La Polizia sta visionando i filmati di sorveglianza sulla base del quale si procederà ad informare l’Autorità giudiziaria e sarà valutata l’emissione di provvedimenti interdittivi di competenza del questore. Pesanti le ripercussioni sul traffico: l'autostrada è rimasta chiusa per 50 minuti e all’altezza di Monte San Savino si è formata una coda lunga 15 chilometri.

La dinamica

Le forze dell'ordine erano già presenti nelle aree di servizio di Badia al Pino e all'autogrill Arno perché era già viva l'ipotesi che i tifosi di Napoli e Roma si fossero dati appuntamento in un'area di servizio nel tratto aretino dell'A1. Secondo una prima ricostruzione e da alcuni video diffusi sui social gli ultras si sono scontrati vicino ai distributori di benzina per poi invadere una delle carreggiate e bloccare il flusso del traffico. Le due tifoserie si sono affrontate - rigorosamente con il volto coperto da sciarpe e cappucci - a colpi di sassi, bastoni, fumogeni e petardi. I tifosi della Roma in transito, molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani, hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all'altezza dell'area di sosta Badia al Pino mentre una parte della tifoseria del Napoli posizionatasi lungo la recinzione, ha iniziato un fitto lancio di oggetti contundenti verso le autovetture sulla carreggiata. Entrambi i gruppi si sono spostati all'altezza dell'uscita dell'autogrill e sono entrate in contatto per pochi minuti. I tifosi romanisti dopo circa 15 minuti sono ripartiti, mentre quelli napoletani, circa 350, sono rimasti nell'area di servizio e successivamente scortati fino a Genova da personale delle forze di polizia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
A1, scontri tra tifosi di Napoli e Roma: la rissa, un ferito e 15 km di coda. Cosa è successo
2
Le parole di Abodi