Silvio Berlusconi ha la leucemia: il bollettino medico aggiornato

L'ex patron del Milan, oggi al vertice del Monza, è ricoverato in terapia intensiva per un'infezione polmonare: le condizioni

"Il Presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un'infezione polmonare. L'evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui egli è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l'assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta. La strategia terapeutica in atto prevede la cura dell'infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell'iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti". È quanto si legge nel bollettino firmato dai professori Alberto Zangrillo, medico personale dell'ex premier e storico patron del Milan, oggi a capo del Monza, e Fabio Ciceri, primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo e Oncoematologia.

Berlusconi, cos'è la Leucemia Mielomonocitica Cronica

La leucemia mielomonocitica cronica (LMMC) è la più frequente delle sindromi mielodisplastico-mieloproliferative, caratterizzata dall’aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi: i monociti. Le sindromi mielodisplastico-mieloproliferative sono un gruppo di patologie a cavallo fra le neoplasie mieloproliferative croniche, che presentano spesso una proliferazione eccessiva delle cellule del sangue, e le sindromi mielodisplastiche, con le quali condividono una maturazione anormale dei precursori del midollo. La LMMC è una malattia eterogenea, che compare spesso in età avanzata e che può presentarsi in una forma displastica, in cui prevalgono anemia e neutropenia, o in una forma proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi. Ad ogni modo, vi è sempre un eccesso di monociti nel sangue e nel midollo ed un numero variabile di cellule immature (“blasti”). La prognosi viene stimata da diversi score, che considerano i valori dell’emocromo, il numero dei blasti, il valore dei globuli bianchi, la citogenetica e, più recentemente, la mutazione in alcuni geni specifici come l’ASXL1. L’unico trattamento con potenzialità curative è il trapianto allogenico di cellule staminali, ma in molti casi – data soprattutto l’elevata età della maggioranza dei pazienti – è di difficile attuazione. Viene comunque raccomandato nei casi ad alto rischio. Nei casi, invece, ad alto rischio ma non candidabili a trapianto può essere impiegata l’azacitidina e, nei casi proliferativi, l’idrossiurea per controllare la conta dei globuli bianchi. In caso di anemia, nei pazienti a basso rischio può essere utilizzata l’eritropoietina.

Berlusconi, le condizioni migliorano. Pier Silvio: "È un leone"

Le condizioni di Silvio Berlusconi "registrano oggi un incoraggiante miglioramento rispetto a ieri. Sebbene la situazione imponga la massima prudenza, l'ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica decisa per curare la polmonite insorta negli scorsi giorni". Lo apprende l'ANSA da fonti vicino al presidente. "La forma di leucemia cronica da cui è affetto da tempo - come riferiscono le stesse fonti - peraltro non sarebbe rara per soggetti della sua età e viene normalmente trattata con terapie poco invasive, consentendo una qualità della vita pressoché normale". Intanto, il secondogenito di Berlusconi, Pier Silvio, sorridento ai cronisti prima di salire in auto e lasciare il San Raffaele ha dichiarato: "È un leone". All'ospedale è arrivato anche Luigi, il fratello minore.

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