Sanremo, Amadeus rivela: "Non ho mai pensato di mollare"

"Ho chiesto solo di lavorare uniti. Siamo in attesa della risposta di Celentano e Benigni"
Sanremo, Amadeus rivela: "Non ho mai pensato di mollare"© ANSA

SANREMO - Oggi è andata in scena la conferenza stampa ufficiale del Festival di Sanremo che apre la strada all'evento che andrà in onda dal 2 al 6 marzo. Amadeus, conduttore dello spettacolo, è cosciente delle difficoltà che porta il Festival in un periodo di pandemia: "Io e Fiorello siamo consapevoli della situazione difficile, ma dobbiamo trovare un equilibrio tra le 75 pagine del protocollo e lo show televisivo. Ma a casa gli spettatori avranno il piacere di distrarsi e pensare a un momento di spensieratezza. Abbiamo il dovere di dare 5 serate di serenità". Così ha detto Amadeus che ha poi continuato: "Ho la speranza che sia un festival di una piccola rinascita, perché da lì dobbiamo ripartire, e allo stesso tempo di un grande show. Si sta lavorando in tutto il mondo per debellare il virus e io sono sicuro che da marzo in poi uno spiraglio possiamo vederlo. È un Festival difficile, ma abbiamo il dovere di sorridere e di regalare spensieratezza. La musica non si ferma mai".

Le presenze

Il conduttore ha anche cancellato ogni dubbio sulla sua presenza sul palco del teatro Ariston: "Di carattere non sono assolutamente uno che molla, mai, soprattutto mentre ci sto lavorando, per il rispetto che ho delle persone che lavorano con me, nei confronti della Rai, di ognuno di noi che fa qualcosa di fondamentale per il festival. Non ho mai detto 'lascio', ho solo detto che dobbiamo essere uniti, lo dobbiamo volere tutti: o si fa Sanremo adesso o non si fa. Non ho mai pensato di lasciare un festival in costruzione". Amadeus, che ha condotto l'edizione di Sanremo dello scorso anno ed è stato anche direttore artistico, ha poi confermato le presenze di alcuni artisti: "Stiamo lavorando sugli ospiti al Festival. Ci concentreremo sulla musica italiana. Al momento abbiamo chiuso i contratti con Ornella Vanoni, per un grande omaggio il sabato sera, Negramaro, Alessandra Amoroso", mentre altri sono ancora in forse: "È vero, ci sono stati incontri con Adriano Celentano e Roberto Benigni, siamo in attesa della loro risposta. Mi auguro che la loro risposta sia positiva. Appartengono alla nostra storia, del cinema, del teatro, della musica. L'anno scorso Benigni ha regalato un momento commovente, pensare di averli insieme sul palco è un grande regalo al festival. Non posso confermare Loredana Bertè ma posso dire che è un mio desiderio averla sul palco. Sto provando a portarla all'Ariston. Ci sono grandi nomi, per i quali le porte sempre aperte. Se avrà piacere di venire a trovare due vecchi amici, non deve neanche bussare".

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Su Fiorello

Amadeus ha poi speso qualche parola anche su Fiorello, che lo scorso anno lo ha accompagnato nella conduzione: "L'ho già detto una volta per creare ansia a Fiorello: se mi dovessi contagiare, lo faresti tu da solo. Mi auguro di no, sto attentissimo. Poi, se dovesse capitare, non glielo dite, ma Fiorello lo farà da solo. E ai suoi dubbi, 'se mi dovessi contagiare io', ho risposto: tu no, io sono sostituibile, tu no, quindi devi stare bene". Proprio il comico originario di Catania è intervenuto nella conferenza scherzando con Amadeus: "Sarebbe stato facilissimo non fare questo festival, ma invece lo facciamo ed è una cosa nuova che andiamo a sperimentare. Io una volta ho fatto uno spettacolo senza pubblico, perché proprio non è venuto nessuno, c'erano solo due persone: dialogavo con le sedie, con i faretti. Grazie Amadeus che mi hai proposto questa cosa. Non vedo l'ora di capire cosa succederà quando sul palco diremo 'Buonasera' e non ci sarà nessuno". Fiorello ha poi continuato: "Ama sei un grande, sei lo Swiffer delle polemiche, le raccogli tutte. Sei partito ad agosto con Morgan scartato, poi la nave, poi i 300 spettatori in sala, poi i figuranti, poi niente figuranti e 'lascio il festival', poi Ibra che litiga con Lukaku, Fedez che fa sentire 10 secondi di canzone. Ama, era meglio quando eri solo sessista". Infine lo showman ha chiosato su Little Tony: "Ho letto che oggi Little Tony avrebbe compiuto 80 anni. Mi piacerebbe omaggiarlo durante il festival con i suoi successi, da Riderà a Cuore matto, magari indossando una bella giacca con le frange. Allora già un numero ce lo abbiamo, mi vado a preparare".

Coletta

All'incontro con la stampa è intervenuto anche il direttore di Rai1, Stefano Coletta, che ha aperto la conferenza: "La nostra speranza e il nostro intento è che questo rito collettivo che ci apprestiamo a rimettere in scena come programma tv seriale cinque giorni, se non può essere il festival della rinascita, sia il festival della consapevolezza, perché arriviamo consapevoli del fatto che nonostante tutto il sovvertimento delle regole di vita c'è però voglia di essere nutriti anche da spazi di afflato comune. E il servizio pubblico deve informare, divulgare, ma anche intrattenere". Il direttore ha poi continuato aggiungendo: "In questo mio anno di direzione Rai non abbiamo rinunciato al genere dell'intrattenimento, che va a riempire la solitudine trasversale che il Covid ha messo in atto. La ragione del servizio pubblico è accompagnare nella consapevolezza i telespettatori anche con quote di evasione, anche con il desiderio di far entrare le canzoni di ogni festival nelle proprie vite. Il Festival rappresenta davvero un'occasione di unione del paese, fa parte del nostro percorso identitario". Infine, Coletta ha concluso sulla Rai che da mesi è a lavoro per realizzare l'eveto in totale sicurezza: "Finora sono stati fatti 800 tamponi senza mai un incidente, grazie ai protocolli e alle regole precise che la Rai ha messo in campo mantenendo al primo posto la salute di tutti coloro che parteciperanno al festival".

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