Magic Johnson a Che Tempo che Fa: la rivalità con Bird, l'Hiv e l'amore per l'Italia

La leggenda del basket è stata ospite del salotto televisivo di Fabio Fazio su Rai 3, dove ha parlato della passione per il Bel Paese, della famiglia e di tanto altro
Magic Johnson a Che Tempo che Fa: la rivalità con Bird, l'Hiv e l'amore per l'Italia

Magic Johnson, il più grande giocatore nella storia del basket, è stato ospite (in collegamento video dagli Stati Uniti) della puntata del 30 ottobre di Che Tempo Che Fa, il programma di Rai 3 condotto da Fabio Fazio. La leggenda del basket ha raccontato del suo amore per il Bel Paese: Sono 31 anni che vengo in Italia ogni anno. Amo l’Italia, amo il cibo, siete calorosi e siete gente meravigliosa, io e la mia famiglia siamo innamorati di Portofino, Porto Cervo, Forte dei Marmi”.  Il cinque volte campione NBA ha parlato soprattutto della sua carriera, parlando anche del suo soprannome: "È stata una grande gioia quando mi hanno chiamato così per la prima volta, ma poi ho dovuto essere all’altezza di quel soprannome principalmente sul campo. Dovevo vincere per dimostrare che quel nome era degno per un campione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Magic Johnson e le umili origini

Lo sportivo proviene da una famiglia modesta, e della sua infanzia ha raccontato: "Mi alzavo alle 5 e alle 6 e cominciavo a palleggiare, i miei vicini uscivano pazzi perché stavano dormendo o avevano poche ore prima di andare a lavorare. Il campo di pallacanestro era a un paio di isolati di distanza, non avevo un canestro a casa ma adoravo il gioco. Ho potuto giocare perché mio padre ha sacrificato tanto per me. Avevo sei sorelle e tre fratelli, perciò mio padre ha dovuto lasciare il basket per andare a lavorare e badare a noi. Una volta arrivato in NBA è toccato a me ripagarlo degli sforzi fatti, permettendogli di smettere di lavorare per godersi la vita e anche la mia carriera, comprandogli una casa nuova. Ora ha 88 anni e lo ringrazio ogni giorno. È probabilmente il mio migliore amico". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La carriera NBA, l'incontro con Kareem Jabbar

"Eravamo completamente diversi noi due. Io avevo 19 anni, amavo la musica ad alto volume, mentre lui era molto silenzioso e tranquillo. Amava il jazz, voleva le cose a basso volume, io invece giravo con lo stereo sulla spalla. Lui continuava a dirmi di abbassare la musica, usciva pazzo. L’inizio è stato burrascoso, ma siamo diventati grandi amici e compagni di squadra. Lui era il giocatore più dominante della NBA, io ero più leader: per quello è andata così bene fin dall’inizio", ha dichiarato su Kareem Abdul-Jabbar. E sulla rivalità con Larry Bird: "Ho cominciato ad allenarmi nel 1979 già a livello universitario, poi nella NBA insieme abbiamo cambiato il gioco. Con noi è diventato più popolare, ci sono state grandi sfide: Larry Bird è stato un mio idolo, ho avuto grande rispetto per lui, ma quando ci siamo scontrati non mi piaceva così tanto e nemmeno i suoi tifosi. Era una rivalità accesa tra le due squadre". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L'impegno per la lotta all'Hiv

Durante l'intervista si è parlato anche dell'Aids e del suo annuncio: “Sono passati 31 anni da quel momento in cui ho annunciato di avere l’HIV. Al tempo era tutto diverso: le cure non erano adeguate, la discriminazione era enorme, ma noi siamo riusciti a cambiare molto nella lotta contro l’HIV. Abbiamo fornito alloggi a persone affette dalla malattia, abbiamo messo fine alla discriminazione e al razzismo, non solo negli Stati Uniti d’America ma ovunque nel mondo. Credo che oggi le cose vadano molto meglio". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Magic Johnson, il più grande giocatore nella storia del basket, è stato ospite (in collegamento video dagli Stati Uniti) della puntata del 30 ottobre di Che Tempo Che Fa, il programma di Rai 3 condotto da Fabio Fazio. La leggenda del basket ha raccontato del suo amore per il Bel Paese: Sono 31 anni che vengo in Italia ogni anno. Amo l’Italia, amo il cibo, siete calorosi e siete gente meravigliosa, io e la mia famiglia siamo innamorati di Portofino, Porto Cervo, Forte dei Marmi”.  Il cinque volte campione NBA ha parlato soprattutto della sua carriera, parlando anche del suo soprannome: "È stata una grande gioia quando mi hanno chiamato così per la prima volta, ma poi ho dovuto essere all’altezza di quel soprannome principalmente sul campo. Dovevo vincere per dimostrare che quel nome era degno per un campione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Magic Johnson a Che Tempo che Fa: la rivalità con Bird, l'Hiv e l'amore per l'Italia
2
Magic Johnson e le umili origini
3
La carriera NBA, l'incontro con Kareem Jabbar
4
L'impegno per la lotta all'Hiv