Sanremo, il caso John Travolta dal cachet alle scarpe. Amadeus: "Stronz**e"

Dalla pubblicità occulta alla liberatoria non firmata dall'attore: lo sfogo del conduttore del Festival, i chiarimenti degli addetti ai lavori e i retroscena

"Bisogna per forza trovare queste stronzate per polemizzare". Amadeus perde la calma in conferenza stampa sul caso John Travolta a Sanremo. Il grande ospite internazionale tra il ballo del qua qua (poi rinnegato) e la pseudopubblicità occulta al brand delle scarpe è diventato il 'caso' della seconda serata del Festival. Gli addetti ai lavori hanno chiarito alcuni punti controversi, come quello sul cachet riservato all'attore. Su tali questioni si è mosso anche il Codacons, con un esposto ad Agcom e Antitrust.

John Travolta a Sanremo, lo sfogo di Amadeus

"Mi pare che stiamo creando un caso dove il caso non c'è, del tipo che non sta succedendo niente, sta andando tutto bene e quindi bisogna per forza trovare queste stronzate per polemizzare. Parliamo di Allevi piuttosto, del cast di Mare Fuori, delle cose belle". Amadeus in conferenza stampa si stizzisce per l'insistenza delle domande sul caso Travolta. "Non ha preso 400mila euro per venire qui a fare quella cagata. Sapeva tutto della gag, se poi ci ha ripensato all'ultimo momento non è colpa mia". Fa discutere anche l'espressione 'Don't worry be happy', pronunciata dal direttore artistico nel corso del siparietto con Fiorello e l'attore, che è anche uno degli slogan del brand delle scarpe di Travolta: "L'ho preso dalla canzone. Non ne avevo la più pallida idea. Mica mi scrivono i copioni parola per parola".

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Amadeus: "John Travolta era stato avvisato di tutto. Il cachet..."

"Mi sono divertito tantissimo, lo show è diventato una specie di grande meme", continua Amadeus commentando l'esibizione di John Travolta ieri a Sanremo, finita nel mirino dei social: "Travolta è stato avvisato di tutto, non c'è stato nessun tranello, non è stato costretto a fare nulla, era a conoscenza di tutto quello che è accaduto e lo ha condiviso. Fiorello? È il più grande showman che abbiamo, ed è tipico dell'ironia far fare a persone importanti cose che non farebbero mai o che nessuno sarebbe in grado di far fare loro, da Fiorello fece il delfino. Sono cose che possono fare solo poche persone, come Jimmy Fallon. Poi è possibile che mentre veniva realizzata la gag, tra il teatro e fuori, possa esserci stata un'espressione un po' stupita, su qualcosa che pensavamo che Travolta accettasse e che magari non ha più gradito, ma non lo trovo un problema del festival. Il cachet dell'attore? Credo che abbia preso poco in proporzione. È stato lui a contattarmi, era qui vicino in Francia e aveva piacere di venire. Il tutto è avvenuto non molti giorni fa. Gli avevamo detto che avremmo voluto giocare con lui, prima via mail, poi ieri gli autori sono andati in camerino da lui e glielo hanno raccontato per filo e per segno".

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Il contratto di John Travolta a Sanremo tra diritti e scarpe

"John Travolta ha firmato un contratto con una serie di diritti, solo per la diretta". A spiegarlo la vicedirettrice di Intrattenimento Prime Time, Federica Lentini, rispondendo a una domanda sull'indiscrezione secondo cui l'attore non avrebbe firmato la liberatoria per l'uso dei video della sua esibizione dopo il Festival. Questione scarpe: "Stiamo sempre molto attenti. Non è stato un atto voluto, ma una disattenzione per leggerezza. Nessuno ha fatto caso alla marca, il cui logo a noi peraltro non è familiare. Errore non oscurare il logo? C'è un assistente che porta vicino al palco l'ospite e non ha ritenuto per motivi di soggezione di mettere lo scotch sulle scarpe. Nessuno ha notato le scarpe e non c'è stata nessuna volontà di fare inquadrature particolari sui piedi". Il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea, ha aggiunto: "Con John Travolta nessun accordo di carattere commerciale, ma solo accordo editoriale". Ad insospettire gli spettatori sulla questione 'pubblicitaria' erano stati due dettagli: che in prima fila proprio al teatro Ariston ci fosse il presidente Franco Uzzeni, immortalato all'esterno del teatro con le stesse scarpe e che sui social dell'azienda siano state ricondivise tutte le inquadrature sulle scarpe bianche ai piedi di Travolta che balla con la scritta 'in anteprima le nuovissime scarpe'. John Travolta è inoltre il protagonista dello spot delle suddette scarpe  insieme a Gerard Butler: "Wow, ci si muove proprio bene con queste scarpe. Troppo comode", dice Travolta nello spot. Ma l'azienda chiarisce con una nota: "La partecipazione al Festival di Sanremo è frutto di un accordo tra la Rai e l’attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa".

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Sanremo, il caso Travolta e il retroscena degli autori

Ha lasciato l'amaro in bocca anche ad alcuni autori della kermesse la performance di John Travolta andata in scena ieri nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo. Che l'esibizione -culminata con il divo americano che si cimenta in un improbabile 'Ballo del qua qua' insieme ad Amadeus e Fiorello davanti all'ingresso dell'Ariston circondato da ballerini vestiti da papere- non avesse convinto fin da subito lo testimonierebbe, secondo quanto apprende LaPresse, il fatto che lo stesso showman siciliano sarebbe stato indeciso fino all'ultimo se fare o meno il balletto sul green carpet. Travolta sarebbe apparso "poco reattivo" agli autori, nonostante "fosse tutto concordato, e avesse avuto modo di apprendere in anticipo quello che poi sarebbe andato in scena". Lo stesso Fiorello, nel corso di VivaSanremo!, ha definito l'esibizione con Travolta "una delle gag più terrificanti della storia".

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Codacons, esposto sul 'caso' John Travolta a Sanremo

 Il Codacons annuncia di aver presentato un esposto ad Agcom e Antitrust affinché aprano una formale indagine su presunti casi di "pubblicità occulta a danno dei telespettatori" che si sarebbero verificati nel corso delle prime due serate del Festival di Sanremo. "Il primo caso a finire al vaglio delle autorità è quello sulle scarpe di John Travolta", spiega l'associazione in un comunicato in cui annuncia anche di essersi rivolta alla Corte dei Conti per il compenso pagato dalla rete di stato all'attore. Il Codacons ha chiesto infatti chiarimenti alla magistratura contabile per capire se, afferma l'associazione, "alla luce della pessima performance dell'artista, il cachet da 200mila euro sia proporzionato e congruo, o se al contrario non rappresenti uno spreco di risorse pubbliche, essendo la Rai finanziata con i soldi dei cittadini che pagano il canone. In fatto di pubblicità occulta e cachet esorbitanti la Rai perde il pelo ma non il vizio, e dopo la multa inflitta dall'Agcom e confermata dal Tar per l'edizione del 2023 durante la quale venne sponsorizzata illecitamente l'azienda Instagram, anche quest'anno nel corso delle prime due serate del Festival si sarebbero verificati casi di presunta pubblicità occulta a danno dei telespettatori", scrive l'associazione di difesa dei consumatori. Codacons sostiene che "l'attore risulterebbe essere legato da rapporti commerciali all'azienda di calzature U-Power e proprio ieri, nel corso del suo intervento al Festival, avrebbe indossato un modello di scarpe del marchio di cui è testimonial, scarpe più volte riprese in primo piano dalle telecamere Rai". Non solo. Per l'organizzazione il presunto compenso che l'attore avrebbe ricevuto dall'azienda di scarpe "si aggiunge all'esorbitante cachet da 200mila euro che la Rai avrebbe riconosciuto a John Travolta, peraltro per un siparietto ridicolo e di dubbio gusto, bocciato da pubblico e critica".

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"Bisogna per forza trovare queste stronzate per polemizzare". Amadeus perde la calma in conferenza stampa sul caso John Travolta a Sanremo. Il grande ospite internazionale tra il ballo del qua qua (poi rinnegato) e la pseudopubblicità occulta al brand delle scarpe è diventato il 'caso' della seconda serata del Festival. Gli addetti ai lavori hanno chiarito alcuni punti controversi, come quello sul cachet riservato all'attore. Su tali questioni si è mosso anche il Codacons, con un esposto ad Agcom e Antitrust.

John Travolta a Sanremo, lo sfogo di Amadeus

"Mi pare che stiamo creando un caso dove il caso non c'è, del tipo che non sta succedendo niente, sta andando tutto bene e quindi bisogna per forza trovare queste stronzate per polemizzare. Parliamo di Allevi piuttosto, del cast di Mare Fuori, delle cose belle". Amadeus in conferenza stampa si stizzisce per l'insistenza delle domande sul caso Travolta. "Non ha preso 400mila euro per venire qui a fare quella cagata. Sapeva tutto della gag, se poi ci ha ripensato all'ultimo momento non è colpa mia". Fa discutere anche l'espressione 'Don't worry be happy', pronunciata dal direttore artistico nel corso del siparietto con Fiorello e l'attore, che è anche uno degli slogan del brand delle scarpe di Travolta: "L'ho preso dalla canzone. Non ne avevo la più pallida idea. Mica mi scrivono i copioni parola per parola".

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