Basket, i giovani italiani crescono. E l’esempio del maestro Belinelli

Giovani leoni crescono e del resto hanno un esempio da seguire e applaudire. È Marco Belinelli. Il bolognese che arrivato nella Nba ha dovuto conquistarsi tutto con il lavoro, arrivando a vincere la gara del tiro da tre all star e infilandosi un anello al dito, in questa stagione ha faticato a trovare spazio, perché coach Scariolo aveva un’idea precisa. In Serie A comunque Beli è sempre stato protagonista, non ha praticamente polemizzato se non a un certo punto. Il grande coach e il grande giocatore si sono poi chiariti e da quel momento, vista anche la necessità di averlo di più in campo causa infortuni altrui, Belinelli è diventato sempre dominante in attacco, mostrando di poter aprire la valigia dei trucchi, finte e movimenti per prendere fallo, non solo tiri che finiscono puntualmente a canestro. Scariolo sperava di non spremerlo, in vista del finale di stagione, ma ora non può farne a meno.

Spagnolo, Bortolani, Cappelletti, Caruso: bravi studenti

Così i vari Spagnolo, Bortolani, lo stesso Cappelletti, Caruso, cioè i migliori di giornata (e non solo) hanno un esempio visivo diretto, chiaro e diretto. E confermano di essere bravi studenti. Spagnolo che in Coppa Italia si era girato una caviglia e così aveva dovuto saltare la Nazionale, trascina Trento con la consueta partita totale: 23 punti, conditi da rimbalzi e assist. Impatto da campione per un giocatore ancora di proprietà del Real che magari Madrid non vedrà più. Perché Spagnolo avrà bisogno di giocare anche la prossima stagione per convincere Minnesota a portarlo oltreoceano. In un’altra partita chiave per la salvezza, Verona mette in guai seri Reggio Emilia grazie agli italiani su cui aveva puntato. Bortolani, arrivato a completare il quadro, ne mette 18 con 5 rimbalzi, Cappelletti dirige da campione, pur sbagliando due liberi pesanti, però mette 11 punti, smazza 7 assist e recupera 5 palloni. Infine c’è Willy Caruso, già protagonista in Nazionale col ct Pozzecco, già sotto osservazione di Milano e Virtus Bologna. Consiglio per Willy, andare in una big è sempre attraente, ma non è garantito lo spazio. Ovverosia ciò che serve per crescere.

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