“Datome ambasciatore dell’Italia”: l’annuncio di Petrucci

Il presidente Fip: «Non sarà solo capo delegazione. Perché Malagò non può ricandidarsi?»
“Datome ambasciatore dell’Italia”: l’annuncio di Petrucci© CIAMILLO

Presidente Petrucci, le sue sensazioni dopo il sorteggio del Preolimpico a Porto Rico? Non è andata affatto male, vero?
«Il sorteggio può essere buono. Ma poi sono poi tutti gironi difficili, pensate a quanto è successo all’Argentina. Il viaggio sarà lungo, però come ha detto giustamente il ct Pozzecco, bisognerà vedere in quale situazioni si presenteranno i nostri giocatori e gli avversari. Ci siamo conquistati la possibilità, ce la giocheremo fino in fondo. Speriamo di godercelo».

Lei ha concesso il part time a Pozzecco per Villeurbanne. Scelta giusta.
«Io invece sono sempre stato contrario. Ma è come quando un calciatore non vuole restare in una società. Pozzecco voleva fare esperienza in Eurolega, sono contento per lui e lo sento quasi ogni giorno. È un trascinatore, auguro che abbia fortuna e i primi risultati sono positivi».

Il rinnovo del ct è in agenda? Quando?
«Dopo, dopo. Bisogna vedere tante cose, Poz sa che ha la mia fiducia. Umanamente il rinnovo c’è, poi c’è l’aspetto materiale e concreto».

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Lei conferma la ricandidatura alla presidenza? Perché?
«Voglio candidarmi e mi ricandido. È cambiata la legge e se Dio vuole mi ricandido. Finché avrò la lucidità ritengo di avere titoli, competenze e persone capaci intorno. L’altro giorno mi ha chiamato un grande giocatore che ha appena lasciato. Sarà con noi nella finestra di febbraio delle qualificazioni, non solo capo delegazione, ma per i rapporti internazionali. È Gigi Datome, stimato in tutto il mondo del basket, un ambasciatore. È con Milano, ma ho parlato con Ettore Messina ed è d’accordo. Datome sarà parte attiva per la Nazionale insieme con Trainotti. Ho perso come collaboratore Gaetano Laguardia, fortunatamente ancora in vita. Ma mi avvalgo dell’esperienza di altri dirigenti molto capaci: Margaret Gonnella e Davide Paolini, altro presidente del territorio. In una federazione non basta un Petrucci. Io riconosco le persone brave, che mi supportano in tante cose in cui potrei non essere preparato. Non sono solo, ora sono nella bella Sicilia dove c’è un’altra presidente di valore. Cristina Correnti ha fatto un lavoro straordinario in questa terra. Ho avuto due grandi maestri, Carraro e Pescante. Carraro mi portò ragazzino alla lega calcio professionisti, andai a vivere al residence del Milan. Pescante mi chiamò alla segreteria generale del Coni».

Questo significa che non avete creato dirigenti giovani?
«La responsabilità non è di chi c’è, ma di chi non si fa avanti».

Lei adesso è anche impegnato nel calcio.
«Faccio parte del consiglio d’amministrazione della Salernitana, ma non posso assumere incarichi. Per adesso sono impegnato con il basket un mondo importante che mi riempie la giornata. Certo con la Salernitana c’è un ottimo rapporto e poi dopo aver battuto la Lazio che devo dire? Dobbiamo sognare in grande».

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Negli ultimi tempi sono emersi problemi con la Lombardia.
«Voglio chiarire: il presidente del comitato regionale è convinto di avere tutti i voti della Lombardia, ci confronteremo al momento opportuno, se avrò un avversario. Io sono sereno, sarà quel che sarà. Ho avuto tante soddisfazioni, me ne vorrei prendere ancora un’altra. Gli altri devono essere più bravi. Per quanto riguarda il comitato è nato un altro problema che stiamo esaminando. Ma non voglio parlare, porterò tutti i documenti in consiglio federale. Ho la coscienza a posto, sono allenato alle elezioni».

Il basket deve crescere, cambiare.
«Tanto può migliorare e un solo uomo al comando non basta, serve la collaborazione delle società. Abbiamo tre presidenti di lega capaci che lavorano bene, l’amico Umberto Gandini per LBA, l’avvocato Francesco Maiorana per LNP e poi Massimo Protani per la lega femminile. Siamo riusciti a mandare in Rai tutti i campionati gestiti da Fip. Per il Preolimpico, i cui diritti sono in mano a Sky e Dazn, lavoreremo come fatto per il Mondiale».

I presidenti esperti si possono ricandidare perché è cambiata la norma.
«La ritengo logica. Le novità devono essere meglio di chi c’era prima. E poi, perché questo discorso non si fa nella vita sociale, ma solo nello sport? Mi si dia una spiegazione logica. A me dispiace che il presidente Malagò non si possa ricandidare, non vedo persone che migliori al suo posto. Tra l’altro Malagò ha avuto un’Olimpiade in cui lui è stato attore principale. Io per Torino 2006 avevo alle spalle l’avvocato Giovanni Agnelli. Quando arrivava al Cio si alzavano tutti in piedi».

Il presidente Fitp Binaghi l’ha ricordata nelle dediche per la Davis. Intanto il tennis è decollato per popolarità e tesseramenti.
«Mi ha fatto molto piacere, perché con Binaghi ci conosciamo da tanti anni, averlo fatto dopo una vittoria così importante, è una bella dimostrazione di stima. Ha saputo rilanciare un movimento e poi sono arrivati i risultati. Merito innegabile. Il basket ha avuto un momento difficile, ma nel post covid è ripartito e durante la pandemia ha perso meno di altri, il 2%. Aspetto con curiosità le prossime divisioni nei contributi di Sport e Salute, perché non tutte le discipline sono uguali. Mi auguro di essere interpellato, bisogna valutare difficoltà e differenze tra sport professionistici e dilettantistici».

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Presidente Petrucci, le sue sensazioni dopo il sorteggio del Preolimpico a Porto Rico? Non è andata affatto male, vero?
«Il sorteggio può essere buono. Ma poi sono poi tutti gironi difficili, pensate a quanto è successo all’Argentina. Il viaggio sarà lungo, però come ha detto giustamente il ct Pozzecco, bisognerà vedere in quale situazioni si presenteranno i nostri giocatori e gli avversari. Ci siamo conquistati la possibilità, ce la giocheremo fino in fondo. Speriamo di godercelo».

Lei ha concesso il part time a Pozzecco per Villeurbanne. Scelta giusta.
«Io invece sono sempre stato contrario. Ma è come quando un calciatore non vuole restare in una società. Pozzecco voleva fare esperienza in Eurolega, sono contento per lui e lo sento quasi ogni giorno. È un trascinatore, auguro che abbia fortuna e i primi risultati sono positivi».

Il rinnovo del ct è in agenda? Quando?
«Dopo, dopo. Bisogna vedere tante cose, Poz sa che ha la mia fiducia. Umanamente il rinnovo c’è, poi c’è l’aspetto materiale e concreto».

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