Al 2024 chiediamo i Giochi di Parigi e questa A

Chiediamo un calendario meno intasato. Chiediamo che il campionato resti così equilibrato. E ripetiamo che si trovi un percorso per i giovani
Al 2024 chiediamo i Giochi di Parigi e questa A© CIAMILLO-CASTORIA

L’anno che sta arrivando tra un anno se ne andrà ma il basket italiano un po’ di più si sta preparando. Ed è questa la novità. Ovunque sia Lucio Dalla ci perdonerà perché amava la pallacanestro come pochi. Del resto erano 21 anni che la Virtus Bologna non si trovava così in alto in Europa. E Milano ha ingranato la quinta, ritrovando carattere (Melli sicuramente c’entra) e poi un playmaker. Ma sono altri i segnali confortanti, per esempio le medaglie degli Under 16 in estate che permetteranno ai 17enni di disputare i Mondiali che sono certamente formativi. E poi le società, non tutte, ma in maggioranza spendono, cercano di costruirsi una prospettiva. Certo, resta l’usanza di cambiare gli allenatori quando le cose girano male o i rapporti sono logori e si aspetta troppo. Ma guardando il bicchiere mezzo pieno si sono rivisti il genio di Luca Banchi e coach di valore come De Raffaele, Boniciolli che porta originalità per fare due esempi. E a proposito, allo Zalgiris va Trinchieri che abbiamo apprezzato come commentatore di Serie A per Dazn, ma non meritava di restare fuori da casa sua, l’Eurolega. Dove si spera che resti Pozzecco nonostante le voci, per maturare esperienze utili anche alla Nazionale.
 
All’anno che sta arrivando chiediamo dunque che la Nazionale vada ai Giochi di Parigi attraverso un’impresa estiva a Porto Rico, chiediamo che le società continuino a investire su giocatori per il presente, ma che pensino anche impianti, alla comunicazione social più continua e attiva. E soprattutto che investano sui giovani. Un sogno? Non lo è chiedere in tempi di dialogo con l’Eurolega che la Fiba Europe nei suoi filmati anche di fine anno ma non solo metta qualche highlight dello spettacolo più intenso e bello che ci sia in Europa. E a vedere i tanti infortunati, chiediamo un calendario meno intasato. Chiediamo che il campionato resti così equilibrato. E ripetiamo che si trovi un percorso per i giovani. Perché la Next Gen Cup va bene, ma un movimento coeso dovrebbe trovare una strada di ingresso e maturazione nel mondo senior. Chiediamo agli agenti che cerchino l’ambiente ideale per i loro giovani. Non può essere solo l’Alba Berlino con Procida e Spagnolo. Dimostra Varese con Mannion.

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