Basket, l'equilibrio che piace: nessuno è sicuro in Serie A

In ogni giornate ci sono conferme, rinascite inattese. E motivazioni diverse. Colpiscono la continuità di Milano e gli esempi di Brindisi e Pesaro, che si rilanciano anche grazie agli ingaggi fatti per salvarsi
Basket, l'equilibrio che piace: nessuno è sicuro in Serie A© Ivan Mnacini / Ciamillo-Castoria

Il bello di questa Serie A è che nessuno alla vigilia di una gara può essere sicuro di vincere. In ogni giornate ci sono conferme, rinascite inattese. E motivazioni diverse. Colpisce la continuità di Milano, che ha agganciato la Virtus (dato importante per la griglia playoff) ed è a due punti dal primato di Brescia. Brescia che magari non ha ancora assorbito la delusione della Coppa Italia. Ma basta anche un giocatore in più per sistemare le cose. Due esempi sono Brindisi e Pesaro impegnate nella lotta per non retrocedere che si rilanciano anche grazie agli ingaggi fatti per salvarsi. Wright-Foreman ha cambiato volto alla Carpegna Prosciutto, Washington e prima Bartley lo hanno fatto con la Happy casa. Eppoi c’è il cuore della Dinamo Sassari, il sostegno di una regione per la squadra che in casa è stata capace di fermare sia Milano sia la Virtus. Ecco, sulla Virtus può cominciare a pesare la fatica fisica e mentale per una clamorosa stagione in Eurolega. E questo può pesare ora sul campionato, soprattutto nella volata per i playoff europei. Milano invece, paradossalmente, siccome è praticamente fuori dai giochi europei, potrebbe cominciare a dosare le forse per il campionato e a lavorare sulla discontinuità che colpisce al squadra soprattutto quando l’obiettivo è più importante, come visto nella finale di Coppa Italia dopo i problemi in Eurolega.

Il bello della Serie A

Napoli nel frattempo sembra non avere avvertito il contraccolpo della vittoria sorprendente e strameritata in Coppa Italia. La squadra gioca con una sicurezza che si trasmette nella qualità. A questo punto manca nemmeno un terzo alla fine della stagione regolare e tutto è ancora in gioco, in bilico, in equilibrio. Sicure dei playoff sembrano sei squadre, ma perlomeno sei restano in gioco per due posti. E Varese è a 4 punti dalla zona playoff, ma ne ha anche soltanto 4 dalla zona retrocessione (Pesaro e Treviso penultime). Dunque non ha la minima possibilità di rilassarsi , tantomeno di pensare in grande. È il bello della Serie A, certo non il più bel campionato del resto del mondo al di fuori della Nba, ma certamente il più combattuto. Un valore aggiunto. Se poi potessero giocare di più i giovani italiani sarebbe fantastico.

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