È stata una settimana interessante. E non soltanto per il derby di Eurolega vinto da Milano e per il trasferimento di un importante azzurro come Nico Mannion nell’Armani per giocare l’Eurolega. E come detto due settimane fa, all’inizio della vicenda, non può esserci sorpresa, ormai la volontà dei giocatori fa il mercato. A dimostrazione che un nuovo giocatore - per quanto forte - però non potrà mai cambiare da solo il volto di una squadra ci ha pensato Trento travolgendo ciò che restava di Milano. Troppe assenze, ma comunque una squadra non può perdere di 34 punti senza provare a reagire, anche se mancano le energie. Ma questi sono ragionamenti, pensieri legati a un’idea passata di sport. Oggi le energie non vanno sprecate in inutili sforzi, visto quanto si gioca. Piuttosto viene da chiedersi chi siano i leader di Milano, o chi sia.
Scontri fra tifosi
C’è qualcosa a livello di personalità su cui lavorare. Ma ci sarà tempo per esaminare ancora Milano e Virtus, incomplete e stanche per motivi diversi. Virtus che però vede crescere il centro azzurro Diouf. Ora bisogna occuparsi di quanto accaduto a Trieste, dove certi tifosi di Varese sono entrati in contratto con quelli di casa. Le dinamiche sono sotto l’esame delle autorità competenti, ma ci sono feriti e ci si chiede perché andare a vedere lo sport debba essere motivo di sfogo delle frustrazioni. Come se nessuno impari nulla dalla storia. Nemmeno le società imparano troppo dalla storia dello sport e della pallacanestro.
Incredibile a Pistoia
Quando accaduto a Pistoia ha dell’incredibile, con Calabria alla fine defenestrato dopo una gestione del caso del coach e delle ingerenze del residente Rowan, proseguito per due settimane almeno. Però la scorsa c’è stata, con la vittoria. E anche un pezzo di storia s’è scritto perché il coach Della Rosa ha vinto al debutto, ma soprattutto con il fratello in campo. Non sarà LeBron papà che gioca con Lebron jr alias Bronny, ma è comunque una storia, da raccontare. E pure bella se non ci fosse stato il capitolo precedente, sottolineato da un post del playmaker Christon, poi cancellato dai social in cui chiedeva al club di non avere una gestione amatoriale. Pistoia non è l’unico caso su cui il basket italiano debba riflettere del resto.