© ANSAMILANO - Milano e Bologna, Bologna e Milano: le due regine della nostra pallacanestro hanno iniziato a tuffarsi nel vortice delle rispettive stagioni tra campionato ed Eurolega, dopo la sfida incrociata di Supercoppa. Partendo da casa Armani l’avvio di stagione della formazione di coach Ettore Messina è stato una specie di tritacarne. Questo perché l’Olimpia con la gara di domenica contro Tortona ha giocato qualcosa come 5 partire nello spazio di 9 giorni (le due gare di Supercoppa, poi il doppio impegno di Eurolega a Belgrado e infine il match di domenica contro Tortona). Chiaro che con questo tour de force non è stato possibile in casa Olimpia mantenere sempre lo stesso livello d’intensità, ma soprattutto Milano ha già dovuto fare i conti con gli infortuni. Questo nonostante un roster sconfinato, perché poi è evidente che gli infortuni vanno pesati rispetto anche ai giocatori che ne sono involontari protagonisti. Da questo punto di vista l’EA7 ha pagato pegno, perché perdere Lorenzo Brown, cui Ettore Messina ha affidato le chiavi della squadra in estate, non è una situazione semplice da gestire e in campo si è visto.
Messina cerca soluzioni
Milano senza il giusto fosforo in regia è ricaduta nell’atavico problema della passata stagione: l’incostanza di rendimento, cosa che l’Olimpia dovrà normalizzare il prima possibile. La chiave, con ogni probabilità, è tutta lì perché la Milano vista a Belgrado, in particolare nella gara contro la Stella Rossa, pur senza Lorenzo Brown, era stato qualcosa di molto interessante. Domenica invece contro Tortona le cose non hanno funzionato a dovere e Milano ha pagato con una sconfitta casalinga l’esordio in campionato. L’infermeria preoccupa già anche se l’EA7 domani, in Eurolega contro il Monaco, dovrebbe recuperare sia Brown sia capitan Shields. Mancherà invece Nebo già alle prese con l’ennesimo infortunio dopo il calvario della passata stagione. Il passaggio però sotto i riflettori dopo la gara con Tortona ha riguardato le parole di Messina che laconico aveva commentato: «…C’è da rimboccarsi le maniche e provare a prendere i minuti degli altri, poi se qualcuno si deprime io non ci posso fare niente». Il tecnico, di fatto, ha voluto sottolineare alla prima occasione come Milano non possa permettersi di aspettare nessuno e che saranno dati minuti in campo solo a chi saprà farsi trovare pronto. L’allenatore milanese e il suo staff dovranno però essere bravi a capire quale sarà la chimica più funzionale per produrre il risultato migliore possibile nella stagione dell’Olimpia.
La situazione Virtus
Bologna, steccata la Supercoppa, ha iniziato in Europa alla grandissima con quella vittoria contro il Real Madrid che è sempre un qualcosa di speciale. Male nella gara di Valencia la Virtus ha poi svolto il suo compito battendo senza problemi Napoli all’esordio da campione d’Italia nel posticipo di campionato di lunedì sera. La squadra di Ivanovic ha puntato tanto, per non dire tutto, su Carsen Edwards che si è già dimostrato leader del gruppo e, con ogni probabilità, sogni e obiettivi della Virtus passeranno quest’anno dalle mani dell’ex Bayern Monaco. Questo a meno che non continui la crescita esponenziale di Saliou Niang il vero e proprio uomo da copertina di quest’avvio di stagione in casa dei campioni d’Italia. Domani, in Europa, la sfida contro il Paris per la squadra di Ivanovic che ha dimostrato di essere squadra di grande talento offensivo. Il tecnico montenegrino ha però già capito che le fortune dei suoi passeranno soprattutto dalla tenuta in difesa dove c’è ancora da lavorare.
