Basket nazionale, Hackett: “Nazionale? Levo il disturbo”

Di fronte al comunicato Fip (“Hackett lascia il ritiro senza autorizzazione”) il play di Milano risponde: “Ho problemi fisici, mi è stato chiesto di allenarmi ignorando il referto medico. Non temo eventuali squalifiche, ho la coscienza a posto”

ROMA – La risposta di Daniel Hackett al comunicato della Federazione (“Hackett ha lasciato il ritiro senza autorizzazione e senza motivo giustificato”) è arrivata in fretta, su Facebook. E con un lungo messaggio il play dell'Emporio Armani – che non sarà a disposizione proprio come Nicolò Melli, che ha rinnovato con Milano e si opererà ad un tendine – ha dato la propria versione.

CONDIZIONI – Questo l'inizio, in cui parla delle proprie condizioni fisiche rivolgendosi alla Federazione: «Quando ho chiesto di operarmi su un tendine malconcio la scorsa estate su consiglio di 3 specialisti mi è stata negata l'opzione ed è stato detto che ho "rifiutato", facendomi passare per traditore! 12 mesi dopo, un tendine ancora malconcio per infiammazione tendinea cronica, una lesione al costato in fase di cicatrizzazione subita poche settimane fa, un disco della schiena SGRETOLATO da riparare e visto solo oggi nella risonanza, e i miei esami medici neanche vengono considerati, anzi proprio ignorati, per procedere con il LORO programma per rimettermi in campo in 3 giorni. Questo è troppo. Chiedermi di allenarmi ignorando il referto medico, farmi incominciare con il gruppo facendomi passare per falso e per uno a posto fisicamente. Ma scusa che fine ha fatto la collaborazione con l'atleta e la professionalità? Perchè ad altri basta una parola per dare forfait e nel mio caso passo sempre per il "caso". No grazie».

SQUALIFICHE – Poi, sempre rivolgendosi alla Federazione, chiude parlando del rapporto con la Fip con toni drastici, spiegando di non temere un'eventuale squalifica: «Una cosa è il lottare e dare tutto per una maglia (cosa che io ho sempre fatto, ovunque, anche in Nazionale quando sano), un'altra è approfittarsene e scherzare con la carriera di un giocatore neanche tre settimane dopo aver giocato 75+ partite in una stagione. Questo è troppo! Prima c'è il rispetto per la persona. Ed io rispetto per VOI l'ho avuto presentandomi e portando tutti gli esami clinici. Ma chiedermi di allenarmi OGGI, di seguire un vostro programma solo per il vostro interesse quando in 12 mesi non ho ricevuto 1 cazzo di chiamata da nessuno per sapere come stavo o per discutere i programmi estivi neanche quando ero piegato in due a Giugno! Questo non è esser squadra! Non è esser Nazionale! Ne prendo atto, e tolgo il disturbo, a testa alta, con gli esami clinici fatti, siete questi, e per me il vostro modo di intendere sport non è corretto nei confronti di un atleta in difficoltà fisica, nei confronti di un atleta in generale! In bocca al lupo ai ragazzi, mi dispiace per loro soprattutto di aver creato caos, ma come ho detto prima, ne esco a testa alta e con il cuore in pace! 13 anni fa mi tagliarono dalle Nazionali giovanili dicendomi che ero grasso lento e non sarei mai diventato giocatore, oggi sono io a dire stop e a dare un gran in bocca al lupo ai ragazzi per il futuro! Mi squalificano? Fate pure ma io ho la coscienza a posto e lo urlo al mondo! Scusate il disturbo. Dh».

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