Ginobili ricorda l'Italia: "Lì ho imparato a giocare e vincere"

Intervistato dalla FIP il fuoriclasse argentino in forza agli Spurs ha parlato a 360° dei suoi anni trascorsi in Serie A e non solo
Ginobili ricorda l'Italia: "Lì ho imparato a giocare e vincere"© REUTERS

ROMA - Il fuoriclasse argentino Manu Ginobili - reduce dal successo ottenuto con i suoi Spurs contro Golden State - è stato intervistato da una delegazione della FIP presente in questi giorni a San Antonio dove il giocatore nativo di Bahia Blanca gioca dal lontano 2002. Ginobili ha cominciato la sua intervista ricordando proprio gli anni trascorsi in Serie A con la Viola Reggio Calabria, squadra con cui ha esordito in Italia, e con la Virtus Bologna con cui si è definitivamente consacrato al grande basket vincendo anche l'Eurolega: «In Italia mi sono sviluppato e sono diventato un giocatore completo. Giocando con dei campioni ho cominciato a vincere e ho imparato tanto. A Reggio ho iniziato a comprendere il livello europeo e poi sono passato a Bologna dove ho potuto giocare con campioni di altissimo livello e competere per vincere l'Eurolega. Questo mi ha fatto crescere velocemente».

MESSINA - Ginobili ha poi parlato di coach Ettore Messina che lo ha portato al successo alla Virtus e che ora condivide con lui l'esperienza agli Spurs essendo il vice di Gregg Popovich: «Spesso a fine allenamento mi fermo a parlare con lui mentre tiro e ricordiamo i vecchi tempi. Con lui ho un bellissimo rapporto che è cresciuto nel tempo. Vent'anni fa era un rapporto basato sul rispetto giocatore-allenatore mentre ora si è trasformato in un'amicizia. Il rispetto resta però adesso abbiamo un rapporto più stretto e questo mi fa un immenso piacere». 

FINESTRE DI QUALIFICAZIONE - Infine Ginobili ha trattato il tema delle finestre di qualificazione ai Mondiali del 2019 per cui, contrariamente a quanto fatto da molti giocatori, ha speso parole positive: «Credo che siano una grande opportunità per molti giovani che senza di esse magari faticherebbero a trovare spazio in nazionale. In questo modo hanno invece l'occasione di fare esperienza e giocare a certi livelli. Purtroppo alcuni giocatori di prima fascia non ci sono ma ci sono tanti giocatori che hanno una grande occasione per mettersi in mostra».

  


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