Basket NBA, Sterling parla dopo la sanzione

Il proprietario dei Los Angeles Clippers, radiato dalla NBA per le frasi di stampo razzista, esprime il rimpianto: “Avrei fatto meglio a pagare la mia fidanzata”. E lei lo supporta: “Non è razzista”

NEW YORK – Sono giorni difficili per Donald Sterling: l'80enne proprietario dei Los Angeles Clippers vive un momento delicato anche a livello di salute (secondo il New York Post sarebbe malato di cancro alla prostata) ed è arrivata la radiazione dalla NBA per le frasi di stampo razzista divenute note attraverso il sito TMZ.com. Che ha pubblicato la registrazione di un dialogo tra Sterling e la fidanzata Vanessa Stiviano. In cui il magnate diceva: “Vai pure a letto con i neri, ma non portarli alle mie partite e non fare foto con loro”.

RIMPIANTO - E proprio Sterling, con le prime dichiarazioni pubbliche dopo la sanzione, spiega: “Avrei fatto meglio a pagare la mia fidanzata” ha detto con rimpianto, evidentemente per non essere riuscito a farla tacere. La risposta della modella, ospite della ABC, è stata chiara: “Sterling farebbe bene a scusarsi. Lo farà? Soltanto il Signore lo sa. Non credo Donald sia razzista, non credo pensi realmente ciò che ha detto in quella registrazione, è un uomo gentile e generoso. Voglio aiutarlo, è tormentato ed emotivamente traumatizzato. Credo si senta solo, in questo momento”.

USCITA – Dopo la sospensione a vita, con multa di 2.5 milioni di dollari, ora Sterling rischia di essere costretto a cedere la franchigia californiana. Il commissioner Adam Silver si sta muovendo per arrivare ad una votazione, e se il 75% dei proprietari NBA è a favore del passaggio di proprietà, Sterling sarà costretto a cedere i Clippers. Un'ipotesi sempre più probabile, dato che i proprietari sono contrari alla posizione di Sterling. E ovviamente è lunga la lista di potenziale acquirenti o investitori, anche tra i vip come la regina dei salotti tv Oprah Winfrey, il pugile Floyd Mayweather Jr. e il rapper Sean Combs (PDiddy).

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