Basket NBA, impresa Denver Espugnata Cleveland

I Nuggets passano sul campo dei Cavs, reduci da quattro vittorie in fila, anche se Gallinari resta a secco. Memphis stravince la sfida al vertice dell'ovest contro Houston. Sacramento fa ricorso contro il ko contro i Grizzlies

NEW YORK – Impresa dei Denver Nuggets, che vincono 106-97 a Cleveland, pure se Danilo Gallinari chiude senza punti in 8'. Reduce da una figuraccia a New York, con un solo canestro segnato nel secondo quarto, la squadra dell'ex romano Brian Shaw è guidata da Ty Lawson (24 punti e 12 assist) e Arron Afflalo (23), così come il russo Mozgov (14 e 11 rimbalzi), decisivi nell'accelerazione con l'8-0 per il 98-84. Cleveland, al primo ko dopo quattro vittorie, paga le precarie condizioni di LeBron James (comunque 22 punti e 9 rimbalzi) limitato da un pesante raffreddore, mentre Irving, Love e Waiters chiudono a 20 punti. Il resto della squadra, però, accumula un emblematico 5/20 al tiro.

MEMPHIS PROVA DI FORZA – Nella sfida al vertice dell'ovest, tra le due squadre con il miglior record NBA, Memphis domina contro Houston 119-93. I Grizzlies fanno il vuoto nel primo tempo (vinto 65-42) e la difesa tiene Harden a 6 punti con 1/8, mentre in attacco Memphis porta sette uomini in doppia cifra, pure se Marc Gasol resta sotto coperta (9 e 6 rimbalzi). Determinanti Conley (19), Courtney Lee (15) e Randolph (14), dalla panchina è importante l'impatto di Leuer, Udrih e Pondexter (13 a testa). Per Houston, 16 di Ariza e 15 di Howard.

DALLAS DOMINA – Tutto facile per i Mavericks, che vincono a Charlotte 107-80 sulla spinta dei sei uomini in doppia cifra, da Monta Ellis (18) a Parsons (17), da Chandler (14 con 7/7 al tiro) fino a Nowitzki (13). Gli Hornets sono “traditi” da Al Jefferson (3/12 al tiro), mentre convince soltanto Gerald Henderson (18).

DETROIT CADE – Senza Gigi Datome, nemmeno a referto, i Pistons perdono in casa contro Orlando 93-107. I Magic, senza il rookie Aaron Gordon (che si è fratturato un piede), sono condotti da Nikola Vucevic (25 e 14 rimbalzi) e Tobias Harris (24). Decisivo il 29-17 nel quarto finale, in cui i Pistons si aggrappano a Caron Butler (20) e Jennings (18), ma pagano la serataccia di Josh Smith e Greg Monroe (5/16 al tiro in due).

RONDO SBAGLIA – I Suns vincono a Boston 118-114 grazie al 6-0 nell'ultimo minuto, aperto da Goran Dragic (22), proseguito con Eric Bledsoe (15) e chiuso da Alex Len (19), capaci di completare il lavoro di Markieff Morris (30). I Celtics sprecano nonostante i 28 di Jeff Green, i 19 di Tyler Zeller e i 14 con 10 rimbalzi e 9 assist di Rajon Rondo, che però fa un clamoroso 2/10 ai liberi, compreso lo 0/3 a 2” dalla fine.

RISCATTO MIAMI – Non c'è Dwyane Wade, ma Miami vince ugualmente a Brooklyn 95-83: ci pensano Mario Chalmers (22) e Chris Bosh (15), accanto ad una difesa che tiene i Nets al 42% su azione, con le stelle Williams, Johnson, Garnett e Lopez che totalizzano un deludente 10/34 al tiro, non a caso si salva soltanto il rookie croato Bojan Bogdanovic (22 con 8/11).

SPURS OK - San Antonio torna a vincere, decima sconfitta su dieci per i 76ers. Gli Spurs hanno un uomo in meno, senza Marco Belinelli, ma dominano il gioco e non corrono mai rischi. Da sottolineare i 18 punti di Bonner. Ritrovano la vittoria i Bulls, che dominano i Clippers nonostante un Jamal Crawford da 24 punti in 29'; dall'altra parte, invece Jimmy Butler mette a segno 22 punti e Joakim Noah trova la doppia doppia con 11 punti e 16 rimbalzi. Il +12 dei Clippers a metà gara non dura, nel terzo quarto Chicago mette a segno un parziale di 31-14 e la chiude così.

SACRAMENTO PROTESTA – I Kings hanno deciso di presentare un ricorso dopo la sconfitta contro Memphis, un appello che la Lega esaminerà entro il 2 dicembre: i Grizzlies avevano vinto 111-110 sul canestro di Courtney Lee all'ultimo secondo, su azione avviata da una rimessa, e rivista varie volte al replay dagli arbitri. I Kings, però, sostengono che il cronometro è stato azionato in ritardo, e secondo i californiani il pallone sarebbe stato deviato già sulla rimessa, rendendo necessario l'avvio immediato del cronometro. In quel caso, il tiro del sorpasso di Lee sarebbe arrivato fuori tempo.

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