NEW YORK – Boston conosce il miglior Gigi Datome: nella sconfitta a Orlando 105-98, infatti, l'azzurro vive la miglior prova con la maglia dei Celtics, con cui per la prima volta va in doppia cifra. Datome chiude con 10 punti (4/5 al tiro) in 10 minuti, e torna in doppia cifra nella NBA dopo oltre un anno (nel mezzo ha brillato due mesi fa allo Showcase della D-League con Grand Rapids), visto che l'ultima volta fu nella trasferta di Detroit a Cleveland, il 23 dicembre 2013, quando firmò 13 punti, suo record nella Lega. Prima ancora era andato in doppia cifra sul campo di Golden State. Un'impresa arrivata dopo il messaggio per il 15enne Andrea Plattella, il giovane del vivaio di Capo d'Orlando scomparso per la leucemia.
ROTAZIONE – L'assenza di Avery Bradley promuove in quintetto Jae Crowder, e di conseguenza Datome entra in rotazione. Il capitano azzurro entra a 2' dalla fine fine terzo quarto, sul 66-61 in favore di Orlando, e nella prima azione difensiva stoppa nientemeno che un saltatore come Victor Oladipo, poi al primo possesso offensivo segna da tre. Quindi, dopo un errore al tiro nella prima azione del quarto periodo, schiaccia il 69-71 su assist di Isaiah Thomas, firma la tripla del +5 (75-80) servito dal rookie Marcus Smart, e prima di uscire stoppa anche un tiro di Elfrid Payton. Ma senza Datome, i Celtics passano dal +3 al -8, per questo Brad Stevens rimette in campo l'ex romano a 2'14” dalla fine, e Datome segna subito dalla media per il 92-86.
PRONTO – L'azzurro ancora una volta si fa trovare pronto, visto che in 10 minuti chiude con 10 punti, 4/5 al tiro e 2/2 da tre, un rimbalzo, due stoppate, un fallo e +6 di plus/minus. Uno sprazzo molto positivo, che seguiva due “non entrato” contro Utah (quando però nell'ultimo timeout è lui a consigliare a Zeller di fare una finta prima di scoccare il tiro della vittoria) e New Orleans, prima aveva segnato 7 punti nel ko a Cleveland. In tre apparizioni in campo con Boston, Datome ha accumulato 29 minuti, 17 punti, 7/14 al tiro (3/7 da tre) e 6 rimbalzi. Cifre degne di un giocatore che probabilmente meriterebbe un'occasione vera.