Coronavirus, Gallinari: "Trump? Dice cose senza logica"

Il campione degli Oklahoma City non risparmia il presidente degli Stati Uniti dopo le dichiarazioni sul disinfettante da iniettare per combattere il Covid-19
Coronavirus, Gallinari: "Trump? Dice cose senza logica"

"Ogni giorno dice qualcosa di nuovo e che non ha molta logica, ma l'importante è che tutto il mondo riesca a venirne fuori". Lo ha detto Danilo Gallinari, stella Nba degli Oklahoma City, tornando sulle parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e sull'emergenza Coronavirus in un'intervista a Radio Sportiva. "In Italia è stato fatto l'errore comune ad altri paesi, ovvero ci siamo ritrovati a curare invece che prevenire - ha sottolineato -. E' difficile allenarmi in casa, non puoi fare più di tanto, si fa quel che si può e ti arrangi. Ripartenza NBA? Ogni giorno speriamo ci siano notizie, ma ancora non ci hanno detto niente. Bisognerà aspettare, ci vuole tempo per ritornare in forma e riprendere. Non penso sia possibile riprendere prima di fine luglio-inizio agosto. A Oklahoma City la situazione è più tranquilla rispetto a New York, California o Colorado".

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Gallinari: "A porte chiuse non rendiamo"

Sul proprio futuro, Gallinari non si è sbilanciato: "Adesso non mi sto guardando intorno, non è il momento, sono sul mercato e guarderò cosa fare. Giocare a porte chiuse? Sarebbe molto diverso, la partita sarebbe giocata emotivamente con un livello diverso, sarebbe veramente strano e non so se tutti i giocatori riuscirebbero a rendere come prima. Il 2020 del basket è stato disastroso per tante brutte notizie". Il 'Gallo' ha poi giurato fedeltà all'azzurro, con l'Italia chiamati a giocarsi il preolimpico nell'estate 2021: "Presente, se le gambe ci sono allora ci sono anche io. Sarà un preolimpico particolare, sarà difficile giocare in Serbia contro la Serbia, ma fargli uno scherzetto non sarebbe male. Non so perché sul gruppo azzurro ci sono così tante aspettative, non abbiamo l'arsenale di altre nazionali e gli avversari sono stati più forti. Non abbiamo mai dato continuità al gruppo a causa degli infortuni, che hanno limitato me, Bargnani, Belinelli e Datome, così è stato più difficile. Chiudere la carriera a Milano? Resta il sogno nel cassetto, non so se e quando accadrà, per adesso voglio restare qualche altro anno qui".

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